«Ma ora non chiamatelo più il Bronx»
Commercianti e residenti della zona rifiutano l’etichetta di quartiere difficile
28 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. «Mercoledì sera quando sono partite le fiamme che hanno avvolto l’ambulanza eravamo ancora aperti, ma inizialmente non c’eravamo accorti di niente. Poi una cliente si è resa conto di quello che stava accadendo dall’altra parte della strada, ci ha avvisato e siamo corsi tutti a vedere».
Tiziana Murittu della gastronomia-rosticceria “La Divina” di via Chiarini, due sere fa stava ancora lavorando dietro il bancone quando il mezzo di soccorso dell’associazione con sede in via Bottego, a cinquanta metri dalla sua attività, ha iniziato a bruciare dalla parte anteriore.
«Saranno state le 21.30 - spiega la commerciante - e a quell’ora c’erano ancora diverse persone in giro per il quartiere. La nostra attività - prosegue - è una delle ultime a chiudere la sera da queste parti e se devo essere sincera non ho niente di cui lamentarmi. Paradossalmente - aggiunge la commerciante - qualche problema ultimamente lo abbiamo di giorno. Qui le forze dell’ordine si vedono abbastanza spesso e la zona tutto sommato è tranquilla, ma da qualche tempo abbiamo il problema di una persona con un grave disagio e forse problemi di tossicodipendenza che la mattina importuna i clienti. La cosa sta diventando preoccupante - aggiunge Tiziana Murittu - perché molte persone anziane hanno paura. È la stessa persona che il periodo scorso andava a suonare i campanelli di notte per chiedere denaro. A parte questo - conclude - il nostro è un quartiere è tranquillo, un fatto come quello di mercoledì sera è assolutamente insolito».
Nella serranda accanto la pensa esattamente come lei Gavinuccio Carboni dell’omonima macelleria.
«Da qualche anno - spiega il macellaio - da quando non c’è più il Serd questa zona è rinata. Prima, quando qui arrivavano gli utenti sel servizio per le tossicodipendenze da tutta la città, passare in via Bottego era un po’ come avventurarsi nel Bronx, ora fortunatamente non è più così. Noi lavoriamo bene - aggiunge - con persone che arrivano qui da tutti i quartieri e non abbiamo mai avuto problemi con nessuno. Non credo che esista un problema di criminalità - conclude - quello che è accaduto è gravissimo, ma fortunatamente è un fatto isolato». (l.f.)
Tiziana Murittu della gastronomia-rosticceria “La Divina” di via Chiarini, due sere fa stava ancora lavorando dietro il bancone quando il mezzo di soccorso dell’associazione con sede in via Bottego, a cinquanta metri dalla sua attività, ha iniziato a bruciare dalla parte anteriore.
«Saranno state le 21.30 - spiega la commerciante - e a quell’ora c’erano ancora diverse persone in giro per il quartiere. La nostra attività - prosegue - è una delle ultime a chiudere la sera da queste parti e se devo essere sincera non ho niente di cui lamentarmi. Paradossalmente - aggiunge la commerciante - qualche problema ultimamente lo abbiamo di giorno. Qui le forze dell’ordine si vedono abbastanza spesso e la zona tutto sommato è tranquilla, ma da qualche tempo abbiamo il problema di una persona con un grave disagio e forse problemi di tossicodipendenza che la mattina importuna i clienti. La cosa sta diventando preoccupante - aggiunge Tiziana Murittu - perché molte persone anziane hanno paura. È la stessa persona che il periodo scorso andava a suonare i campanelli di notte per chiedere denaro. A parte questo - conclude - il nostro è un quartiere è tranquillo, un fatto come quello di mercoledì sera è assolutamente insolito».
Nella serranda accanto la pensa esattamente come lei Gavinuccio Carboni dell’omonima macelleria.
«Da qualche anno - spiega il macellaio - da quando non c’è più il Serd questa zona è rinata. Prima, quando qui arrivavano gli utenti sel servizio per le tossicodipendenze da tutta la città, passare in via Bottego era un po’ come avventurarsi nel Bronx, ora fortunatamente non è più così. Noi lavoriamo bene - aggiunge - con persone che arrivano qui da tutti i quartieri e non abbiamo mai avuto problemi con nessuno. Non credo che esista un problema di criminalità - conclude - quello che è accaduto è gravissimo, ma fortunatamente è un fatto isolato». (l.f.)