La Nuova Sardegna

Sassari

Cala Reale senz’acqua da giorni

Cala Reale senz’acqua da giorni

Disservizi idrici continui all’Asinara, in azione un’autobotte della Multiservizi

29 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Da circa una settimana manca l’acqua nel borgo di Cala Reale – porta d’ingresso del Parco nazionale dell’Asinara per chi arriva da Porto Torres – e questo non è un certo un segnale positivo proprio a ridosso della stagione estiva.

Ieri pomeriggio era presente un’autobotte della Multiservizi per cercare di rifornire il grande serbatoio di Cala Reale, ma questa riserva d’acqua può bastare per pochissimi giorni e non può purtroppo eliminare l’emergenza idrica esistente nel borgo. «Si tratta di una situazione grave – dice il sindaco Massimo Mulas - e forse è arrivato il momento di fare chiarezza: il Comune di Porto Torres non ha competenza sul servizio idrico nell'isola, ma nonostante questo è sempre intervenuto per gestire le emergenze che si creavano di volta in volta. Ci stiamo rendendo conto che forse è stato un errore – prosegue – perché in questo modo il problema non è stato affrontato alla radice da tutti i soggetti che ne avrebbero avuto la responsabilità. La situazione di estrema precarietà sta diventando sempre più insostenibile per i disservizi che sta provocando. Ma è del tutto evidente l’impossibilità da parte del Comune di continuare a sopperire con propri mezzi: dal 2015 ad oggi la spesa sostenuta per supportare i servizi di fornitura idrica, autospurgo, presidio medico ammonta complessivamente a circa 900mila euro». Sforzi finanziari per garantire esclusivamente un bene primario e la tutela del territorio e dell’ambiente. «Ma è doveroso che tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti si facciano carico di questa spesa – precisa il primo cittadino -, ciascuno per la quota di competenza: Conservatoria delle Coste e concessionari degli immobili gestiti dalla medesima, Ente Parco, enti e agenzie strumentali della Regione che operano a vario titolo nel territorio dell’isola, ministeri vari. Un discorso a parte merita invece Abbanoa, che non prende una posizione certa rispetto alle sue prerogative e competenze. Questo inspiegabile ritardo nella presa in carico della rete allontana il momento in cui l'Asinara potrà essere valorizzata come merita». (g.m.)

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative