La Nuova Sardegna

Sassari

Una biblioteca parrocchiale a Osilo

Una biblioteca parrocchiale a Osilo

Inaugurata nei giorni scorsi una struttura che custodirà la memoria del paese 

01 giugno 2021
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OSILO. Libri storici e liturgici, registri, rapporti sulle attività della pieve e sulle sue relazioni con la diocesi, pergamene, spartiti del gregoriano. Sono solamente alcuni dei materiali custoditi nella nuova biblioteca parrocchiale, inaugurata nella sagrestia dell’Immacolata Concezione, dal parroco don Emanuele Piredda e dal sindaco Giovanni Ligios.

Materiali di gran pregio per i loro contenuti, ma anche perché molti di essi risalgono al 1600, e per il fatto che alcuni sono stati stampati proprio a Osilo. Il progetto per il recupero e la fruizione di quei documenti è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna, su domanda presentata dal parroco precedente, don Luigi Casula. In particolare, è stato condotto il censimento e la catalogazione del materiale librario antico, da mettere a disposizione degli storici, dei ricercatori, dei giovani, per i loro studi e per l’approfondimento della storia locale. Nella sua introduzione, il parroco don Piredda ha ricordato l’importanza della valorizzazione di quel materiale, e della sua immissione in un circuito virtuoso che veda unita la chiesa e la pubblica amministrazione nel recupero della memoria storica di Osilo e del suo territorio. Una memoria che è particolarmente ricca, come ha sottolineato Giovanna Elies, presidente del Salotto letterario e grande conoscitrice della storia di Osilo, ripercorrendone alcune delle tappe più significative. Dal 1300, quando il paese viene definito come “Capu de Logudoro”, al 1600, quando con i suoi 600 fuochi risulta uno dei dieci paesi più popolosi della Sardegna. «Nel 1550 – ha ricordato Giovanna Elies – Osilo assurge a Pievania, con tre pievani e probabilmente tre vice e tre chierici. E nel 1727, la tappa fondamentale della sua storia, non solo religiosa: l’erezione in Collegiata, e sono solo 4 in Sardegna le parrocchie col titolo di Collegiata, ha ricordato Giovanna Elies: Tempio, Ozieri, Sant'Anna di Cagliari e Osilo».

Il sindaco Giovanni Ligios ha ribadito il grande valore del progetto e il sostegno dato dal Comune e ha assunto l’impegno a intervenire sulla chiesa parrocchiale, a iniziare dalla sistemazione del tetto. Mauro Fiori, archeologo-ricercatore, oltre a sottolineare l’importanza del materiale custodito, si è soffermato sulla necessità di salvarlo ora e per sempre, e di renderlo fruibile, attraverso la sua completa digitalizzazione.

Mario Bonu

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