La Nuova Sardegna

Sassari

Divina Provvidenza familiari da Campus

Divina Provvidenza familiari da Campus

Il sindaco rassicura i parenti degli anziani ospiti dell’istituto  «Contatti costanti con la Regione per il commissariamento»  

10 giugno 2021
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SASSARI. Grande preoccupazione, soprattutto per il futuro degli ospiti, e la richiesta al sindaco Nanni Campus affinché prema sulla Regione perché quest’ultima proceda immediatamente al commissariamento della Casa della Divina Provvidenza. È quanto ha manifestato ieri una rappresentanza dei parenti degli ospiti e dei dipendenti della struttura che è stata ricevuta a Palazzo Ducale dal primo cittadino, dall’assessore alle Politiche sociali Antonello Sassu, dal presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru e dalla consigliera Laura Useri che per qualche tempo è stata nel consiglio di amministrazione della residenza.

Durante l’incontro si è parlato della drammatica e delicata situazione finanziaria e di gestione della Casa della Divina Provvidenza. La centralità degli ospiti nel cercare soluzioni e prospettive è l’elemento fondamentale.

«I dipendenti e i parenti degli ospiti – sottolinea una nota di Palazzo Ducale – sono stati rassicurati dal sindaco Campus sul fatto che i contatti tra l’Amministrazione comunale e la Regione Sardegna sono continui, per trovare una soluzione, che pare essere esclusivamente quella del commissariamento della struttura. Da parte del Comune si sta facendo tutto quanto è in suo potere, compreso il sostegno attraverso l’acquisto degli alimenti per gli anziani, grazie alla Protezione civile».

Contrari al commissariamento sono il vice presidente Andrea Pintus e il consiglio di amministrazione della Fondazione dell’istituto per anziani. «Sarebbe la morte – hanno spiegato di recente della storica istituzione fondata da padre Manzella per dare assistenza agli ultimi». Intanto per il 30 giugno è fissata l’assemblea dei soci che dovranno eleggere il nuovo cda e approvare il bilancio 2019 «perché con l’emergenza sanitaria non è stato possibile farlo prima». Il cda ha poi chiarito si essere nei pieni poteri. I componenti, secondo statuto, sono sette. «Attualmente in carica siamo quattro, cioè presidente e vicepresidente e due consiglieri. Mancano invece i rappresentanti di Comune e Curia (ma non hanno un obbligo di nomina) ed è vacante il posto di un terzo consigliere, perché il compianto Bruno Dettori non è stato sostituito dal primo dei non eletti, che ha rinunciato». Alle famiglie che vogliono riprendere le visite ai loro parenti. «Stiamo seguendo il protocollo del governo, chi viene nell’istituto deve sottoporsi a tutte le misure di prevenzione richieste. A novembre la Casa è stata colpita dal virus».



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