La Nuova Sardegna

Sassari

Imu: ecco le eccezioni per il Covid

Imu: ecco le eccezioni per il Covid

Le attività più penalizzate (spettacoli, ricettività) non verseranno l’acconto

12 giugno 2021
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SASSARI. In prossimità della scadenza del pagamento della prima rata dell'Imposta Municipale Propria (Imu), il 16 giugno, il settore Bilancio e Tributi del Comune di Sassari ricorda che, in seguito agli effetti connessi all'emergenza sanitaria da Covid-19, non è dovuta la prima rata dell'Imposta in determinati casi.

Si tratta degli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli a condizione che i relativi soggetti passivi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate; degli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché agli immobili degli stabilimenti termali; degli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni) e relative pertinenze, agli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività ivi esercitate; degli immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; degli immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night club e simili, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività ivi esercitate; degli immobili (a condizione che in tali immobili i soggetti passivi proprietari esercitino le attività di cui risultino anche gestori) i cui possessori hanno i requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto del Decreto Sostegni, quali i soggetti passivi con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro all’anno che abbiano subito un calo di fatturato medio mensile di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019. Il possesso dei requisiti previsti dal decreto sostegni dovrà essere verificato dai soggetti passivi per ciascuna specifica situazione.

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