La Nuova Sardegna

Sassari

l’incontro con il sindaco mulas 

Pescatori in rivolta: «Basta restrizioni europee»

PORTO TORRES. I pescatori hanno ribadito ieri mattina davanti alle istituzioni comunali e regionali che le nuove restrizioni imposte dall’Unione europea sulle attività di pesca a strascico,...

13 giugno 2021
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PORTO TORRES. I pescatori hanno ribadito ieri mattina davanti alle istituzioni comunali e regionali che le nuove restrizioni imposte dall’Unione europea sulle attività di pesca a strascico, rischiano seriamente di mettere definitivamente in ginocchio il settore. Nell’incontro in sala consiliare erano presenti i rappresentanti delle marinerie del Nord Sardegna, che sono stati accolti dal sindaco Massimo Mulas, dal presidente del consiglio Franco Satta e dal capogruppo Pd Giampiero Madeddu. Era presente anche il capogruppo regionale della Lega Dario Giagoni, che nell’occasione ha illustrato i contenuti di una proposta di legge regionale sull'argomento.

Il testo, di cui il consigliere regionale è primo firmatario, prevede la riconversione delle attività di pesca per le imbarcazioni fino a 30 gt (gross tonnage) esercitanti l'attività di pesca a strascico e «propone di corrispondere ai titolari di imbarcazioni abilitate e che abbiano esercitato per almeno due anni negli ultimi tre l'attività di pesca a strascico, una indennità di riconversione nella misura del 75 per cento delle tabelle del premio per l'arresto definitivo delle imbarcazioni».

Gli operatori della pesca hanno ricordato che negli ultimi tre anni si è ridotto del venti per cento il volume della pesca attuata dall’Italia e, nonostante questo, un nuovo regolamento europeo impone una ulteriore riduzione sia dei giorni di attività consentiti sia di restrizione delle zone di pesca a strascico. «La pesca a strascico e la piccola pesca – ha detto il sindaco – è quella che consente alle nostre attività produttive, ristoranti e mercati locali, di proporre costantemente prodotti di qualità: è profondamente sbagliato ridimensionare la pesca a strascico senza coinvolgere e sentire le parti in causa». (g.m.)

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