Bomba in un container, attentato nelle campagne di Bottidda
BONO. Un forte boato e poi le fiamme che si sono propagate rapidamente e hanno distrutto il container solitamente utilizzato per lo stoccaggio e il trasporto di mangimi e fertilizzanti.L’episodio si...
24 giugno 2021
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BONO. Un forte boato e poi le fiamme che si sono propagate rapidamente e hanno distrutto il container solitamente utilizzato per lo stoccaggio e il trasporto di mangimi e fertilizzanti.
L’episodio si è verificato martedì notte, in una zona di campagna tra Bottidda e Bono, in località “Is Pirenei”, nel terreno utilizzato da un imprenditore agricolo di 47 anni che è già stato sentito dagli investigatori.
L’allarme è scatto immediatamente e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Bono che hanno eseguito i primi rilievi e raccolto le informazioni utili per una valutazione del fatto.
Il container è andato completamente distrutto e sembrano non esserci dubbi sull’origine dolosa delle fiamme. Gli attentatori - secondo quanto emerso dai primi accertamenti - avrebbero utilizzato un ordigno rudimentale. Una azione rapida con il posizionamento dell’esplosivo e poi la fuga.
Ha perso subito consistenza invece l’ipotesi di un fenomeno di autocombustione: pur essendo il container destinato allo stoccaggio di mangime e fertilizzanti, in questi giorni era praticamente vuoto.
Le indagini dei carabinieri dovranno ora cercare di stabilire che cosa c’è dietro l’attentato dell’altra notte.
L’episodio si è verificato martedì notte, in una zona di campagna tra Bottidda e Bono, in località “Is Pirenei”, nel terreno utilizzato da un imprenditore agricolo di 47 anni che è già stato sentito dagli investigatori.
L’allarme è scatto immediatamente e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Bono che hanno eseguito i primi rilievi e raccolto le informazioni utili per una valutazione del fatto.
Il container è andato completamente distrutto e sembrano non esserci dubbi sull’origine dolosa delle fiamme. Gli attentatori - secondo quanto emerso dai primi accertamenti - avrebbero utilizzato un ordigno rudimentale. Una azione rapida con il posizionamento dell’esplosivo e poi la fuga.
Ha perso subito consistenza invece l’ipotesi di un fenomeno di autocombustione: pur essendo il container destinato allo stoccaggio di mangime e fertilizzanti, in questi giorni era praticamente vuoto.
Le indagini dei carabinieri dovranno ora cercare di stabilire che cosa c’è dietro l’attentato dell’altra notte.