La Nuova Sardegna

Sassari

«Sassari può rinascere dalla sua storia»

«Sassari può rinascere dalla sua storia»

Politica, cultura, economia, media e sanità a confronto domani a Santa Maria

07 luglio 2021
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SASSARI. Una serata dedicata a Sassari, ai sassaresi e alle comunità che con Sassari costituiscono il tessuto connettivo di questo territorio che guarda da un lato al mare e dall’altro verso l’entroterra, dall’evocativo titolo “Dove eravamo rimasti”. Tutto domani alle 20 all’interno del chiostro della chiesa di Santa Maria di Betlem che, con la sua fontana del Brigliadore, per secoli è stata un punto di riferimento per i cittadini, con i quali i frati francescani hanno condiviso un tozzo di pane e una brocca di acqua potabile, le due risorse fondamentali per la sopravvivenza.

A intervenire le personalità che rappresentano le maggiori istituzioni. Dopo i saluti di Padre Salvatore Sanna, guardiano Santa Maria di Bethléem, Fabio Madau, presidente Integremio, Battista Cualbu, coordinatore TIPS, parleranno la prefetta Maria Luisa D’Alessandro Fiore, ilsindaco Nanni Campus, Pietrino Fois, commissario della Provincia di Sassari, Gavino Mariotti, rettore dell’Università, Antonio Spano, commissario dell’Aou, Massimo Temussi, commissario Ats Sardegna, Paolo Milia, U.O. di Psichiatria Aou di Sassari, monsignor Marco Carta, vicario per la Pastorale; Salvatore Rubino, vice presidente Fondazione Banco di Sardegna, Valerio Scanu, presidente del Consorzio Industriale Provinciale, Daniela Scano, redattrice capo della Nuova Sardegna, con il coordinamento di Gianni Garrucciu e Eugenio Cossu.

«Sassari ci ha abituato a risorgere con umiltà, intelligenza e lungimiranza, anche dopo le situazioni più drammatiche, traendo da esse preziosi insegnamenti con umiltà, intelligenza, prudenza – spiegano gli organizzatori – Oggi i vari virus sembrano avere intaccato le tradizionali capacità, la saggezza, l’intraprendenza che ha reso famosi i sassaresi, il senso di sicurezza nel rischiare e nel ripartire. Ma per avviare una ricostruzione è necessario compiere un viaggio nelle vicende civili, culturali, psicologiche, umane della città e raccontare la storia degli ultimi 50 anni. Sassari saprà tornare sulla scena da protagonista se troverà il sale della tensione morale, progettuale, immaginativa, racchiuse nella sua storia».



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