La Nuova Sardegna

Sassari

Via al progetto per salvare la chiesa di Santa Maria

di Giovanni Bua
Via al progetto per salvare la chiesa di Santa Maria

Approvato l’esecutivo da 1,5 milioni finanziato da Mibact, Regione e Comune Entro l’anno partiranno i lavori per restaurare il complesso monumentale

08 luglio 2021
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SASSARI. La chiesa di Santa Maria di Betlem è pronta a tornare a nuova vita. Nei giorni scorsi la giunta comunale, su proposta dell’Assessore dei Lavori Pubblici Gianfranco Meazza, ha approvato il progetto esecutivo di riqualificazione del complesso monumentale. Frutto del protocollo d’intesa del settembre 2018 tra Mibact, Regione, Diocesi di Sassari e l’Ente Convento dei Frati minori Conventuali di Santa Maria, che è proprietario dell’immobile e ha messo a disposizione il progetto.

I lavori riguardano il consolidamento della fondazione della facciata, della parete muraria con inserimento di catene metalliche, di inezioni di malta e prefori armati, il consolidamento di archi e volte della navata, delle cappelle laterali e della cantoria , della porzione di sommità del campanile e della cella campanaria mediante cerchiatura con fasce di acciaio ad alta resistenza e con perforazioni armate verticali. Il tutto per un’importo di circa 1 milione e 450mila euro, di cui 680mila euro arrivano dal Ministero dei Beni Culturali, 600mila dall’assessorato regionale ai Lavori Pubblici, 150mila dalla Regione e 20mila di confinanziamento comunale.

Il Comune è stazione appaltante dei lavori: «Ora che abbiamo approvato approvato il progetto esecutivo – spiega l’assessore Meazza – con l’acquisizione del nulla osta della Sovrintendenza si procederà quanto prima all’indizione della gara di appalto per l’esecuzione dei lavori». La formula scelta è la procedura negoziata, con dieci imprese, con competenze specifiche, che saranno invitate a partecipare al bando, che sarà pubblicato subito dopo l’estate, con i lavori che potrebbero partire entro l’anno.

Un intervento importante e atteso in uno dei luoghi simbolo della città, che da tempo mostra implacabili i segni del tempo. Un primo indispensabile passo per la messa in sicurezza del complesso monumentale, che prelude a un intervento più complesso di rilancio, che non prevede soltanto la messa in sicurezza delle strutture, ma promuove il loro utilizzo come centro culturale, di aggregazione sociale, di residenza universitaria e di accoglienza dei minori. Un piano da 6 milioni, in parte ancora da finanziare, anche grazie alla partecipazione della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” a nome della Provincia Italiana di San Francesco.

L’idea è quella di ricavare spazi per la residenza universitaria nel secondo piano del “convento nuovo” dei Frati Minori Conventuali, che tornerebbero invece ad occupare il vecchio Conventino che ne ha originato la presenza francescana a Sassari: per loro sarà riservata tutta l’area intorno al chiostro. Nell’ala verso via dell’Artiglieria, al primo piano, sarà realizzata una foresteria. Troveranno inoltre sede attività per l’associazionismo e il volontariato cittadino, per le attività culturali ed artistiche, per l’accoglienza e per il processo formativo ed educativo dei minori. Infine sarà curata la riorganizzazione funzionale della biblioteca e della pinacoteca.

La priorità però è mettere in sicurezza la chiesa e l’annesso convento, luogo simbolo di Sassari. La più antica chiesa cittadina, multiforme sintesi di stili sovrapposti, con elementi romanici, gotici, barocchi, rococò e neoclassici.

Casa dei Candelieri, dove ogni anno il 14 agosto fanno il loro ingresso i ceri votivi seguiti dai rappresentanti dei Gremi, con la sua fontana del Brigliadore, per secoli punto di riferimento per i cittadini, con i quali i frati francescani hanno condiviso un tozzo di pane e una brocca di acqua potabile, le due risorse fondamentali per la sopravvivenza. Un luogo amato da tutti, che presto tornerà a brillare in tutta la sua secolare bellezza.

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