La Nuova Sardegna

Sassari

Le notti insonni di un grande rione che vuole sicurezza

Le notti insonni di un grande rione che vuole sicurezza

«Ogni sera c’è una festa e se chiediamo di abbassare il volume ci minacciano. Fino alle prime ore del mattino siamo costretti a sentire schiamazzi, risse e lanci di bottiglie». In via San Donato da...

17 luglio 2021
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«Ogni sera c’è una festa e se chiediamo di abbassare il volume ci minacciano. Fino alle prime ore del mattino siamo costretti a sentire schiamazzi, risse e lanci

di bottiglie». In via San Donato da qualche anno si vive così: pandemia e lockdown hanno solo rallentato il ritmo, ma anche con le restrizioni imposte dal governo
le feste non sono mancate.


«Queste persone – racconta uno dei residenti della zona – la mattina, quando noi andiamo a lavorare, dormono. Si svegliano con calma di pomeriggio e a quel punto diventano i padroni del quartiere. A metà mattina inizia l’attività di spaccio – prosegue l’uomo – e da una certa ora della sera inizia la musica». Il dito è puntato contro il nucleo della comunità nigeriana, che secondo i pochi sassaresi rimasti non rispetterebbe
le regole della convivenza civile. «Anche i senegalesi
da qui sono andati via – spiega una pensionata che vive da queste parti da tutta la vita - neanche loro riuscivano a sopportare le regole imposte dai nigeriani. Anche io me ne andrei – ammette sconsolata – ma questa è casa mia e non ho un altro posto dove andare. Qualcuno dovrebbe intervenire - conclude la donna- per restituirci la nostra libertà, quella di dormire e di rientrare tranquilli nelle nostre case». (l.f.)


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