La Nuova Sardegna

Sassari

I medici: «La bimba non può vivere dentro una roulotte»

di Nadia Cossu
I medici: «La bimba non può vivere dentro una roulotte»

Sta per essere dimessa la piccola di 5 mesi che ha rischiato di morire soffocata Ma dal Gaslini avvertono: deve stare in una casa. Il Comune: l’abbiamo trovata

23 luglio 2021
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SASSARI. Sarà dimessa a giorni dall’ospedale Gaslini di Genova la bimba di cinque mesi che qualche settimana fa aveva rischiato di morire soffocata a causa di un sacchetto di plastica finitole sulla faccia. Le condizioni poste dai medici sono però categoriche: una volta tornata a Sassari la piccola non potrà vivere dentro una roulotte ma in una abitazione adeguata. Avrà necessità di spazi arieggiati, di un ambiente salubre e di un’assistenza sanitaria quotidiana. Il che significa che gli stessi operatori dovranno potersi muovere agilmente.

Condizioni puntualizzate perché la famiglia della piccola, essendo di etnia rom, vive proprio in una roulotte. Ma d’ora in poi non sarà più possibile. Ecco perché gli avvocati Maria Paola Cabizza e Giuseppe Onorato, che assistono i genitori della bambina (indagati dalla Procura di Sassari per abbandono di incapace e per le lesioni che ne sono seguite), si sono mossi insieme ai Servizi sociali per trovare un appartamento.

A prendere a cuore questa vicenda in prima persona è stato l’assessore Antonello Sassu che proprio ieri ha annunciato che il Comune ha individuato un immobile «che dovrebbe essere pronto tra una decina di giorni». Si tratta di una casa non arredata «ma grazie all’aiuto di diverse persone e all’impegno dei servizi sociali abbiamo trovato una soluzione anche per questo. La famiglia sarà seguita dalle assistenti sociali e non sarà lasciata sola. Ci auguriamo che ai sassaresi, come a noi, stia a cuore la vita di una bambina di cinque mesi alla quale dovrà essere garantita la massima tranquillità. Non ci sono etnie che tengano». L’assessore si è mostrato deciso, perentorio: «La bimba non dovrà passare dentro una roulotte nemmeno mezz’ora».

Nei prossimi giorni dovranno essere definiti i tempi per il trasferimento dal Gaslini alla clinica pediatrica di Sassari dove la piccola dovrebbe rimanere in attesa che l’alloggio sia pronto.

La storia della bimba rom aveva scosso la città. Il presidente del tribunale dei minori di Sassari, Guido Vecchione, aveva respinto la richiesta di sospensione della responsabilità genitoriale, avanzata dalla procuratrice per i minori Luisella Fenu, nei confronti del padre e della madre della piccola. La coppia durante l’udienza aveva raccontato al giudice in che modo si era verificato l’incidente. Tutto sarebbe accaduto in pochi istanti: erano appena rientrati a casa e avevano messo la bambina a dormire, la mamma era uscita dalla stanza per cambiare il pannolino a un altro figlio, mentre gli altri due fratellini più grandi erano dalla nonna che abita a pochi metri da loro. Dopo pochi minuti era rientrata e aveva trovato la bimba con un sacchetto di plastica, di quelli che si usano per la spesa, sul viso. Non respirava, era priva di sensi. I genitori avevano caricato la figlioletta in auto ed erano corsi in ospedale. Il giorno dopo era stato disposto il trasferimento al Gaslini.

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