La Nuova Sardegna

Sassari

Pulizie del muraglione in attesa del restauro

di Gavino Masia
Pulizie del muraglione in attesa del restauro

Per salvare il monumento davanti alla basilica di San Gavino si lavora al progetto Disponibili 300mila euro: richiesta anche una indagine geologica sul terrapieno

10 agosto 2021
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Gli operai della società in house Multiservizi stanno effettuando una pulizia della scalinata e del muraglione di San Gavino in vista dell'intitolazione del sito alla memoria del cantadore Francesco Falchi. Un evento in programma per la mattina di venerdì 13 agosto proprio nell’area monumentale che si affaccia alla basilica di San Gavino. Si sta provvedendo a rimuovere erbacce e a migliorare il decoro della storica porta di ingresso al rione di San Gavino. A distanza di circa un anno l’amministrazione comunale ha quindi programmato un secondo intervento per cercare di preservare uno dei monumenti storici che mezzo secolo fa racchiudeva le abitazioni dei residenti dell’ex piazza Verdi, ora sostituita dal parco di San Gavino, partendo dall’eliminazione della vegetazione spontanea che cresce tra i blocchi in calcare e trachite della struttura muraria. L’operazione viene ovviamente eseguita con grande cautela e rispettando le indicazioni della Soprintendenza ai Beni monumentali. Ovvero recidendo gli infestanti e soprattutto evitando di tirare le radici per non rischiare di danneggiare l'integrità del muro. La struttura costruita nella prima metà dell’Ottocento era stata parzialmente intaccata nella parte finale da un’auto che ci aveva sbattuto contro. E per rimettere tutto a posto erano intervenuti gli operatori specializzati della ditta Sini di Sassari, applicando intonaco a base di calce per poter armonizzare la parte danneggiata (e ripristinata) con il resto del muraglione. La precedente amministrazione aveva recepito i consigli degli esperti delle Soprintendenze e dei tecnici per gli interventi necessari al restauro della struttura. Stimando in 300mila euro la somma necessaria per il maquillage completo del paramento murario e la corretta regimentazione delle acque. Una cifra inserita all’interno di una scheda presentata alla Rete metropolitana del nord Sardegna, che aveva accolto la richiesta di finanziamento. L’amministrazione in carica fa invece sapere che sta procedendo l'opera di progettazione preliminare dell'intervento di restauro e riqualificazione del muraglione. «Il professionista che sta redigendo il progetto ha chiesto che vengano affidate indagini di tipo geologico per comprendere la natura del terrapieno – assicura il sindaco Massimo Mulas - e poi poter così dare il via al restauro vero e proprio: l'indagine rappresenta quindi il prossimo passo di un intervento molto atteso».

Anche l’assessora ai Beni archeologici, Maria Bastiana Cocco, aveva detto poco dopo il suo insediamento che il muraglione è parte integrante degli intenti programmatici sulla valorizzazione del patrimonio storico monumentale della città. «Il tutto in considerazione dell’importanza dei reperti archeologici inglobati nel muraglione, che sono stati in passato segnalati scientificamente dall'epigrafista Giuseppe Piras». L’auspicio è che la riqualificazione della struttura non si blocchi nei meandri della burocrazia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative