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Sassari

Le tradizioni di Osilo per salutare gli ospiti dei tre paesi europei

Le tradizioni di Osilo per salutare gli ospiti dei tre paesi europei

OSILO. La vestizione del costume tradizionale femminile e di quello maschile, i cavalieri della Corsa all’anello, il canto sardo di Matteo Dore e la poesia di Gavino Fadda. Sono il saluto che...

12 agosto 2021
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OSILO. La vestizione del costume tradizionale femminile e di quello maschile, i cavalieri della Corsa all’anello, il canto sardo di Matteo Dore e la poesia di Gavino Fadda. Sono il saluto che racchiude il cuore e l’essenza delle tradizioni di Osilo, e che verrà tributato oggi alle delegazioni di Bulgaria, Portogallo, Slovenia, ospiti per tre giorni in Sardegna nell’ambito del progetto “European future is our future”. Sarà una serata densa di suggestioni e di emozioni, che gli ospiti stranieri porteranno con sé al rientro nei loro paesi. Con inizio alle 21, in piazza Parrocchia, gli assessorati al Turismo e ai Servizi sociali del Comune hanno predisposto un ricco programma di saluto. Nel corso della serata, che sarà presentata da Tonino Sanna, la voce del cantadore osilese Matteo Dore, con la chitarra di Pietro Nieddu, i versi di Gavino Fadda, e l’organetto di Silverio Vinci, faranno da sfondo alla presentazione delle diverse fogge del costume osilese e dei suoi raffinati ricami, e delle diverse fasi della vestizione, curate dall’associazione culturale “A manu tenta”. Seguirà la proiezione di un video sulla Corsa all’anello, realizzato da Fl Comunicazione.

«“La visione della corsa attraverso gli occhi e il cuore dei cavalieri”, potrebbe essere il sottotitolo – dice l’assessora Patrizia Puggioni – Così, mentre il video proiettato nel 2020 voleva raccontare come la Corsa fosse un evento di popolo dove la coralità della partecipazione di tutto un paese era il tema dominante, quello 2021, insieme all’album delle figurine, sarà una visione più in soggettiva da parte dei veri protagonisti della Corsa: i cavalieri. Vorremmo – conclude Patrizia Puggioni – che gli ospiti che arrivano dai tre paesi d’Europa, tornassero a casa con il ricordo dei suoni e delle immagini che raccontano del nostro paese, della sua storia e della sua gente».

Mario Bonu

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