Invasione di camper ma non c’è l’area attrezzata
Le case su ruote parcheggiate ovunque nel litorale e anche in centro: un flusso turistico che scivola via
21 agosto 2021
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PORTO TORRES. Chiunque, girando la città al calar della sera o alle prime ore del mattino, avrà notato la grande quantità di camper in sosta nelle aree più spaziose. I parcheggi della Marinella o de La Piccola, di Scoglioricco o del Ponte, persino le due rotonde di Balai pullulano di camper. É così da maggio e, situazione climatica e pandemica permettendo, sarà così fino ad ottobre. Come ogni anno, d'altra parte. E come ogni anno si tratta di un flusso che Porto Torres si lascia sfuggire poiché, anzichè trasformarlo in una possibilità per generare economia e qualche posto di lavoro, non offre alcun servizio a questa particolare tipologia turistica, se non la bellezza di Balai e del litorale. Basterebbe individuare un'area definita, custodirla, dotarla di quei servizi elementari richiesti da un camperista - qualche fontana e doccia a gettone, bagni chimici, cassoni per il deposito rifiuti e loro ritiro quotidiano, illuminazione pubblica, panche e tavoli per consumare un pasto, pulizia costante dei luoghi - facendo pagare una cifra congrua, per provare ad aggiungere una possibilità turistica in più. Se l'area individuata fosse vicina al centro cittadino, oltre ad usufruire dei market, i camperisti potrebbero scoprire tesori come la Basilica di San Gavino o le bellezze storico-archeologiche di Turris Libisonis, consumare un pasto in città o fare una passeggiata sul lungomare e al Corso. Ironia della sorte, invece di mettere a reddito quelle aree e ragionare magari anche sulla creazione di parcheggi a pagamento per generare risorse da spendere per migliorare la città, qualche anno fa si decise di tombare le fontane della pista ciclabile e dei parcheggi sulla costa, mentre paradossalmente chiunque utilizza gratuitamente e copiosamente le docce di Balai e Scogliolungo. Emanuele Fancellu