La Nuova Sardegna

Sassari

«Degrado e incuria da anni San Giovanni dice basta»

di Luca Fiori
«Degrado e incuria da anni San Giovanni dice basta»

Residenti e commercianti chiedono interventi urgenti all’amministrazione Tra strade distrutte e carenza di trasporti i cittadini si sentono trascurati

01 settembre 2021
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SASSARI. Centocinquanta metri di degrado, incuria, disservizi e pericoli uno in fila all’altro. I problemi principali della borgata di San Giovanni sono quasi tutti concentrati sotto gli antichi cipressi di via Elio De Cupis, il viale alberato che taglia in due il centro abitato e che accoglie le principali attività della borgata alle porte della città.

«Ormai siamo abituati a questo stato di abbandono - spiega dietro il bancone dell’edicola-tabaccheria Giuseppina Lecis - le nostre richieste cadono sempre nel vuoto, siamo troppo lontani dal centro per essere ascoltati. Qui - aggiunge la commerciante - i politici si fanno vivi ogni cinque anni, quando vengono a chiederci il voto, poi non si vede più nessuno».

L’ultima richiesta di intervento è stata fatta prima dell’estate, quando un gruppo di residenti si è rivolto all’amministrazione per chiedere che venissero finalmente realizzati dei parcheggi per raggiungere quantomeno l’ufficio postale.

«Al posto degli stalli per le auto - commenta Giuseppina Lecis - sono arrivati i segnali di divieto di fermata, rendendo le cose ancora più complicate». Ma nel viale alberato che ospita in poche decine di metri bar, tabaccheria, edicola, market, pizzeria e ufficio postale a mancare non è solo il posto in cui lasciare le auto.

«Lo stato dell’intera via è assolutamente in condizioni vergognose - spiega Piera Saba della pizzeria “Lo Squalo bianco” - mancano i marciapiedi e nella piazzetta davanti all’ufficio postale una vecchia panchina è ormai ricoperta da rovi ed erbacce. Per non parlare delle voragini ai lati della strada. Anche quest’anno alle prime piogge le buche sull’asfalto diventeranno dei laghi e sarà impossibile anche scendere dalle macchine per raggiungere le attività. Qui a San Giovanni servirebbero anche più controlli da parte delle forze di polizia - aggiunge la commerciante - perché ogni tanto siamo costretti ad assistere a delle risse tra i componenti di due famiglie che un paio di anni fa sono venute a vivere nella vecchia cantoniera abbandonata».

Ma la distanza dal centro si fa sentire soprattutto sotto la pensilina dell’Atp per chi utilizza i mezzi pubblici per raggiungere il centro della città. «È assurdo - spiega Mario Minutola, abitante della borgata dal 1995 - che durante i mesi invernali gli autobus per il centro partano solo ogni ora e quaranta minuti. Questa è la dimostrazione che della borgata di San Giovanni e dei suoi abitanti - conclude - non interessa niente a nessuno».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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