La Nuova Sardegna

SASSARI. Nonostante il Covid la comunità parrocchiale di Campanedda, nell’agro di Sassari, non rinuncia a celebrare la festa di Santa Maria a Torres, patrona della borgata della Nurra. Nel massimo rispetto delle regole sul distanziamento, domani alle 19 avrà luogo la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giuseppe Sciacca, arcivescovo segretario del Supremo tribunale della segnatura apostolica della Santa sede, ex segretario generale del governatorato dello Stato della Città del Vaticano. «Anche quest’anno, a causa della pandemia, vivremo solo l’aspetto religioso, il più importante – dice il parroco don Francesco Marruncheddu – ma sarà l’occasione per ridare centralità al motivo vero della festa, onorare con fede sincera e devozione grande la Madonna, patrona della nostra comunità, come avviene nella nostra borgata ormai da 61 anni, da quando i primi cento coloni fondatori crearono con coraggio e speranza la realtà di Campanedda, terra di bonifica agraria Etfas». Alla celebrazione presenzieranno l’associazione di volontariato “La Sorgente” e una rappresentanza del gremio dei Muratori. Al termine del rito, alle 20.30, fra Marco Uras, della comunità dei frati minori francescani, guiderà una breve fiaccolata mariana con il simulacro di Santa Maria a Torres nella piazza principale dedicata al primo parroco don Ruiu. Parteciperanno l’Arciconfraternita dei “Servi di Maria” di Sassari presieduta dal priore Mario Dau e la banda musicale “Città di Sassari” diretta dal maestro Davide Pais. Il rientro alle 21.30 nella chiesa costruita negli anni 1959 e 1960 per volontà dell’arcivescovo padre Arcangelo Mazzotti e consacrata nel 1962 da monsignor Paolo Carta. «La presenza dell’arcivescovo Giuseppe Sciacca ci onora – dice don Marruncheddu – e dà maggiore luce alla festa, richiamandoci all’universalità della Chiesa e alla preghiera per il Papa».

Mario Girau