«Piangeva e non riusciva a parlare»
Il racconto di una delle mamme che lo hanno soccorso dopo il pestaggio
09 settembre 2021
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TISSI. «Giovedì scorso c’era la festa di compleanno di un bambino e la piazza principale del paese era piena di gente quando abbiamo visto arrivare l’undicenne aggredito. Piangeva, si teneva il braccio e non riusciva neanche a parlare. Poi si è fatto forza e ci ha detto: “mi hanno picchiato”».
Le prime persone che una settimana fa hanno soccorso la giovane vittima del brutale pestaggio sono state le mamme di un gruppo di bambini di Tissi che stava giocando davanti a un bar del centro, a poche centinaia di metri dal luogo dell’aggressione.
«Piangeva poverino - racconta una di loro - e non aveva neanche la forza di prendere il telefono per chiamare i suoi genitori. Siamo state noi quando ci ha raccontato cosa era successo - aggiunge - che abbiamo avvisato la mamma».
A Tissi nessuno riesce a credere che ci sia in giro una banda di adolescenti capaci di compiere un gesto così grave nei confronti di un ragazzino solo e indifeso. «Non voglio credere che siano stati giovani del nostro paese - prosegue la donna che ha soccorso l’undicenne - qui a in paese tutti lo conoscono e tutti sanno quanto sia bravo e mite di carattere».
Nel bar di piazza Municipale la reazione degli anziani, davanti alla notizia che ha portato il paese alla ribalta della cronaca, è di rabbia e incredulità. «Il nostro è sempre stato un paese tranquillo - commenta un pensionato - ma i ragazzini di oggi sono diventati più violenti e temo che la colpa sia dei videogiochi che li proiettano fuori dalla realtà». (l.f.)
Le prime persone che una settimana fa hanno soccorso la giovane vittima del brutale pestaggio sono state le mamme di un gruppo di bambini di Tissi che stava giocando davanti a un bar del centro, a poche centinaia di metri dal luogo dell’aggressione.
«Piangeva poverino - racconta una di loro - e non aveva neanche la forza di prendere il telefono per chiamare i suoi genitori. Siamo state noi quando ci ha raccontato cosa era successo - aggiunge - che abbiamo avvisato la mamma».
A Tissi nessuno riesce a credere che ci sia in giro una banda di adolescenti capaci di compiere un gesto così grave nei confronti di un ragazzino solo e indifeso. «Non voglio credere che siano stati giovani del nostro paese - prosegue la donna che ha soccorso l’undicenne - qui a in paese tutti lo conoscono e tutti sanno quanto sia bravo e mite di carattere».
Nel bar di piazza Municipale la reazione degli anziani, davanti alla notizia che ha portato il paese alla ribalta della cronaca, è di rabbia e incredulità. «Il nostro è sempre stato un paese tranquillo - commenta un pensionato - ma i ragazzini di oggi sono diventati più violenti e temo che la colpa sia dei videogiochi che li proiettano fuori dalla realtà». (l.f.)