La Nuova Sardegna

Sassari

Causò vasto rogo allevatore dal gup

di Nadia Cossu
Causò vasto rogo allevatore dal gup

Imputato un 60enne di Mores accusato di incendio colposo Le fiamme divorarono un’area di quasi nove ettari

12 settembre 2021
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SASSARI. A luglio dello scorso anno «per sua negligenza e imprudenza» – scriverà la Procura nella richiesta di rinvio a giudizio – aveva causato un incendio vastissimo che aveva interessato un’area di quasi nove ettari. Un rogo che aveva impegnato per lungo tempo mezzi e uomini del corpo forestale.

A finire nei guai è stato un sessantenne allevatore di Mores, accusato di incendio colposo. L’uomo, difeso dall’avvocato Antonio Secci, dovrà comparire il prossimo 16 novembre davanti al gup di Sassari Giuseppe Grotteria per l’udienza preliminare all’esito della quale il giudice deciderà se rinviarlo o meno a giudizio.

L’episodio, che rappresentò un pericolo anche per l’incolumità delle persone, risale a luglio del 2020, in piena estate quindi. Durante le operazioni di realizzazione di fasce parafuoco nei terreni di un’azienda agricola era scoppiato un incendio che aveva divorato un ampio terreno incolto ricoperto di vegetazione spontanea. «In particolare – scriveva il pm nella chiusura delle indagini preliminari – l’imputato non avrebbe adoperato le dovute cautele volte a evitare il propagarsi delle fiamme. Ad esempio la necessaria presenza di una seconda persona dietro il mezzo al fine di scongiurare il propagarsi delle fiamme nell’ipotesi, alquanto frequente, di innesco del fuoco originato dalle scintille prodotte dall’attrito della falciatrice del mezzo agricolo con il materiale lapideo presente sul suolo. Attrito che, a causa delle alte temperature, favorisce l’originarsi di scintille e il propagarsi delle fiamme».

Una condotta che secondo l’accusa avrebbe quindi «consentito al fuoco di divampare non solo nel terreno nel quale l’uomo lavorava ma anche in quelli confinanti in uso ad altra persona, interessando complessivamente 8.799 ettari di vegetazione spontanea cagionando in tal modo un pericolo per la pubblica incolumità e un costo di 3.924 euro relativo alle operazioni di spegnimento». Parte offesa nel procedimento è indicata la Regione autonoma della Sardegna nella persona del presidente pro tempore.

Nell’udienza fissata per novembre il giudice dovrà stabilire se sarà o meno un processo ad accertare eventuali responsabilità o se l’imputato vada prosciolto in udienza preliminare.

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