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Sassari

Cappotti termici, suolo pubblico gratis

Cappotti termici, suolo pubblico gratis

Sì del consiglio comunale alla delibera che agevola l’efficientamento energetico

22 settembre 2021
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PORTO TORRES. Il Comune concederà suolo pubblico a titolo gratuito, anche senza rilascio di specifico titolo autorizzativo, per la realizzazione di cappotti termici su spazi pubblici. La delibera è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale e rappresenta un forte impulso alla sostenibilità e all'efficientamento energetico soprattutto nelle abitazioni del centro storico di Porto Torres. La proposta era nata nei mesi scorsi all’interno della commissione Lavori pubblici, presieduta da Gavino Sanna, e aveva preso impulso dai banchi dell’opposizione attraverso il consigliere Michele Bassu. In quell’occasione si era evidenziato che il regolamento edilizio vigente prevede tutta una serie di norme per sporgenze su suolo pubblico (poggioli, pensiline, ante, tende) ma nulla dice a proposito di cappotti.

Con il documento approvato lunedì pomeriggio dal consiglio, invece, i cittadini avranno ora la possibilità di realizzare interventi di cappotti termici, e quindi di efficientamento energetico, anche nei piani terra che si affacciano sul suolo pubblico, nel rispetto delle normative e regolamenti comunali, regionali e nazionali. «Con questa delibera abbiamo fortemente voluto dare un impulso alla sostenibilità e all'efficientamento energetico – dice Sanna - per quegli edifici che, allo stato attuale, non potrebbero essere beneficiari di interventi volti in questa direzione come quelli in affaccio a suolo pubblico: ora che il superbonus è stato sdoganato dai dubbi delle persone e le richieste di accesso agli atti si fanno sempre più frequenti (incremento del 100% rispetto al 2020, a Porto Torres più di 50 pratiche solo legate all'efficientamento energetico nel 2021), diventa quindi fondamentale estendere ad un bacino più ampio la possibilità di fare interventi legati a questo ambito».

L’auspicio dell’amministrazione comunale è che il provvedimento si concretizzi nel più breve tempo possibile con i fatti, ossia con il lavoro, nella speranza che si possa iniziare a dare un segnale tangibile del concetto del “bello” e della qualità architettonica nel patrimonio edilizio cittadino. (g.m.)

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