Spinta mortale in strada, via al processo
Lite all’uscita di scuola, un 33enne imputato di omicidio preterintenzionale
28 settembre 2021
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SASSARI. Si è aperto ieri il processo in corte d’assise per la morte di Roberto Sanna, il pensionato sassarese di 66 anni deceduto per le complicanze dovute a un calcio e a una spinta subiti in mezzo alla strada, a pochi metri dalla scuola da cui aveva appena ritirato il nipotino di otto anni. L’uomo era morto nel reparto di Rianimazione, dove era arrivato privo di coscienza per un profondo trauma cranico.
Davanti ai giudici è chiamato a rispondere di omicidio preterintenzionale Fabio Grizzuti, di 33 anni, difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Franco Luigi Satta. Mentre i familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Sergio Oggiano. Il giovane era intervenuto in difesa della sua fidanzata aggredita da quel nonno che – secondo i testimoni – avrebbe maltrattato il nipotino e per questo la ragazza e un’altra donna lo avevano rimproverato. Ieri l’avvocato Palmieri ha reiterato davanti alla corte la richiesta di rito abbreviato che il gup aveva rigettato. Il presidente si è riservato.
L’episodio si era verificato il 3 marzo dello scorso anno all’uscita di scuola, quando il 66enne era andato a prendere il nipote e lo avrebbe strattonato e spinto contro la serranda di un negozio. Alcuni testimoni lo avevano visto colpire e spingere il bambino. A quel punto due ragazze erano intervenute per rimproverarlo e, sempre in base alle indagini della squadra mobile, lui si sarebbe scagliato contro una di loro. Fabio Grizzuti aveva assistito inizialmente alla scena dall’altra parte della strada. Vedendo la fidanzata in difficoltà, era corso in suo aiuto e aveva prima spintonato il pensionato, poi lo aveva colpito con un calcio in pancia che lo aveva fatto cadere a terra e sbattere con violenza la testa sull’asfalto. I passanti avevano chiamato polizia e 118. Roberto Sanna era stato trasportato al pronto soccorso ed era morto dopo due settimane. (na.co.)
Davanti ai giudici è chiamato a rispondere di omicidio preterintenzionale Fabio Grizzuti, di 33 anni, difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Franco Luigi Satta. Mentre i familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Sergio Oggiano. Il giovane era intervenuto in difesa della sua fidanzata aggredita da quel nonno che – secondo i testimoni – avrebbe maltrattato il nipotino e per questo la ragazza e un’altra donna lo avevano rimproverato. Ieri l’avvocato Palmieri ha reiterato davanti alla corte la richiesta di rito abbreviato che il gup aveva rigettato. Il presidente si è riservato.
L’episodio si era verificato il 3 marzo dello scorso anno all’uscita di scuola, quando il 66enne era andato a prendere il nipote e lo avrebbe strattonato e spinto contro la serranda di un negozio. Alcuni testimoni lo avevano visto colpire e spingere il bambino. A quel punto due ragazze erano intervenute per rimproverarlo e, sempre in base alle indagini della squadra mobile, lui si sarebbe scagliato contro una di loro. Fabio Grizzuti aveva assistito inizialmente alla scena dall’altra parte della strada. Vedendo la fidanzata in difficoltà, era corso in suo aiuto e aveva prima spintonato il pensionato, poi lo aveva colpito con un calcio in pancia che lo aveva fatto cadere a terra e sbattere con violenza la testa sull’asfalto. I passanti avevano chiamato polizia e 118. Roberto Sanna era stato trasportato al pronto soccorso ed era morto dopo due settimane. (na.co.)