IL RICORDo
Addio a Cavaleri, poliziotto della mitica squadra narcotici
SASSARI. Se n’è andato anche Gennaro Cavaleri vecchia colonna della squadra mobile della questura di Sassari e in particolare della mitica squadra narcotici degli anni 80-90 primi del 2000.Aveva 75...
01 ottobre 2021
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SASSARI. Se n’è andato anche Gennaro Cavaleri vecchia colonna della squadra mobile della questura di Sassari e in particolare della mitica squadra narcotici degli anni 80-90 primi del 2000.
Aveva 75 anni, Gennaro Cavalleri . É stato uno dei componenti della “Narcotici” che ha combattuto lo spaccio della droga in città riuscendo a sgominare numerose bande di spacciatori e contribuendo a contrastare in maniera determinante il dilagare della droga. Insieme al collega Pasquale Agnotelli al capo dell’epoca Rocco Barlinardo e poi guidati da Marcello Argiolas, insieme ai colleghi Gaetano Attanasio, Antonio Monti, Nicola Mannu, Pierre Simula, Maurizio Polo e tanti altri avevano formato un gruppo affiatato che ha combattuto lo spaccio in città e nel territorio coordinati prima dal capo della mobile Antonello Pagliei e poi da Pasquale Di Donato.
Da quando era andato in pensione di era dedicato alla famiglia e a fare lunghe passeggiate con l’amata moglie Antonella. Poi il male subdolo che si è manifestato senza pietà e in pochi mesi l’ha portato alla morte.
Aveva 75 anni, Gennaro Cavalleri . É stato uno dei componenti della “Narcotici” che ha combattuto lo spaccio della droga in città riuscendo a sgominare numerose bande di spacciatori e contribuendo a contrastare in maniera determinante il dilagare della droga. Insieme al collega Pasquale Agnotelli al capo dell’epoca Rocco Barlinardo e poi guidati da Marcello Argiolas, insieme ai colleghi Gaetano Attanasio, Antonio Monti, Nicola Mannu, Pierre Simula, Maurizio Polo e tanti altri avevano formato un gruppo affiatato che ha combattuto lo spaccio in città e nel territorio coordinati prima dal capo della mobile Antonello Pagliei e poi da Pasquale Di Donato.
Da quando era andato in pensione di era dedicato alla famiglia e a fare lunghe passeggiate con l’amata moglie Antonella. Poi il male subdolo che si è manifestato senza pietà e in pochi mesi l’ha portato alla morte.
