ploaghe
A 97 anni attende invano una visita pneumologica
PLOAGHE. Maria (il nome è di fantasia) ha 97 anni e da alcuni anni è ospite della piccola casa di riposo “San Vincenzo” di Ploaghe. Oltre ai tanti acciacchi dovuti alla sua veneranda età, soffre da...
06 ottobre 2021
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PLOAGHE. Maria (il nome è di fantasia) ha 97 anni e da alcuni anni è ospite della piccola casa di riposo “San Vincenzo” di Ploaghe. Oltre ai tanti acciacchi dovuti alla sua veneranda età, soffre da tempo di una patologia bronchiale e polmonare aggravata dal fatto di essere allettata. Necessita in modo sempre più impellente di una ossigenoterapia e per questo la casa di riposo, attraverso il medico di famiglia che se ne cura, il 2 agosto scorso ha richiesto all’Ats una visita specialistica di uno pneumologo, a domicilio, in quanto, come già detto, la signora è intrasportabile, che possa prescrivere all’anziana paziente la terapia più idonea e quindi l’utilizzo della bombola per una somministrazione supplementare di ossigeno a scopo terapeutico. «Purtroppo però - spiegano i responsabili della casa di riposo - la nostra richiesta pare sia caduta nel vuoto tanto che a metà settembre il medico di famiglia ha inoltrato un’altra richiesta, questa volta urgente, alla stessa Ats perché la paziente ha necessità sempre più impellente dell’ossigeno. Sinora ci siamo dovuti arrangiare ottenendo la disponibilità di alcune bombole di ossigeno da parte di alcune associazioni generose e comprensibili ma ora non sappiamo più come fare. Senza la prescrizione specialistica la farmacia non può fornire la bombola necessaria e la nostra ospite rischia davvero di andare incontro ad ulteriori e ben più gravi complicazioni polmonari».
Eppure la richiesta con la dicitura “urgente” - come spiegano nella casa di riposo - dovrebbe essere soddisfatta entro i 10 giorni da quando viene inoltrata ma ne sono trascorsi già molti di più. «Non sappiamo insomma cosa fare - ammettono - pur comprendendo le difficoltà che il servizio sanitario sta affrontando a causa della pandemia. Siamo stati bravi e fortunati, sinora non abbiamo mai registrato nessun caso di Covid, ma ora la nostra ospite ha una reale necessità e non è giusto che così anziana non possa essere debitamente curata. Attendiamo una risposta che però tarda ad arrivare».
Mauro Tedde
Eppure la richiesta con la dicitura “urgente” - come spiegano nella casa di riposo - dovrebbe essere soddisfatta entro i 10 giorni da quando viene inoltrata ma ne sono trascorsi già molti di più. «Non sappiamo insomma cosa fare - ammettono - pur comprendendo le difficoltà che il servizio sanitario sta affrontando a causa della pandemia. Siamo stati bravi e fortunati, sinora non abbiamo mai registrato nessun caso di Covid, ma ora la nostra ospite ha una reale necessità e non è giusto che così anziana non possa essere debitamente curata. Attendiamo una risposta che però tarda ad arrivare».
Mauro Tedde