La Nuova Sardegna

Sassari

Il fascino indiscreto dei ritmi lenti

Il fascino indiscreto dei ritmi lenti

«Dobbiamo intercettare un modello di turismo adatto alle nostre peculiarità»

06 ottobre 2021
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MONTELEONE ROCCA DORIA. Un borgo bellissimo, immerso in un paesaggio fantastico, contornato da vestigia del passato, e non semplice da raggiungere. Messe così queste caratteristiche sembrano i motivi che hanno portato la gente ad andare via ma, nel programma della lista guidata dall’avvocata Giovannina Fresi, sono invece quelli per i quali la gente dovrebbe aver voglia di visitare Monteleone Rocca Doria.

«Il nostro non è uno dei tanti piccoli borghi che si possono trovare in giro – spiega –, ma è unico. Un borgo medievale che deve essere valorizzato e preservato, che deve diventare un punto di riferimento per il territorio e per tutta l’isola. Il nostro obiettivo è arrivare a creare il centro matrice, fare in modo che il paese diventi un vero e proprio museo a cielo aperto, promuovendo un modello di turismo che sia adatto alle nostre peculiarità. In passato abbiamo avuto grandi eventi che hanno portato migliaia di persone che, alla fine, non hanno lasciato niente. Dobbiamo puntare sul turismo lento e ricercato, silenzioso, quasi esperienziale. Sappiamo che esistono strumenti e fondi ai quali accedere, presentando i giusti progetti». Un modello che può coinvolgere l’intera comunità ma ha bisogno di strutture e infrastrutture, a partire dall’accoglienza proseguendo coi servizi e la digitalizzazione. E poi c’è il presente: «Servono strutture pubbliche come un centro polivalente e una Rsa per gli anziani, bisogna dare subito una qualità di vita dignitosa perché chi resta qui non deve essere un eroe».(r.s.)

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