Borutta, gara a due per fermare lo spopolamento
BORUTTA. Due concorrenti in lizza per la poltrona di primo cittadino di Borutta. A sfidarsi il sindaco uscente Silvano Arru, 55 anni impiegato pubblico, che tenta il terzo mandato alla guida di...
07 ottobre 2021
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BORUTTA. Due concorrenti in lizza per la poltrona di primo cittadino di Borutta. A sfidarsi il sindaco uscente Silvano Arru, 55 anni impiegato pubblico, che tenta il terzo mandato alla guida di “Borutta Viva” e Matteo Cabras, 39 anni impiegato statale con “Borutta 2021”.
Con Arru Antonella Sai, Aurora Masia, Evelyn Spissu, Luisa Dongu, Marco Manca, Renzo Solinas, Salvatore Arru e Stefano Rassu. Al centro del programma energia verde, la lotta allo spopolamento e sviluppo del turismo. Con Arru che pone l’accento sulla continuità. «Sono pronti a partire ben dieci cantieri – spiega – finanziamenti già ottenuti e che ora vedranno la loro realizzazione». Primo fra tutti l’efficientamento energetico: «Dopo il raggiungimento dell’autonomia sui consumi pubblici, attraverso una rete elettrica condivisa tra gli edifici, il passo successivo sarà la messa in opera degli impianti per la fornitura anche a famiglie e attività produttive». Poi: «La riqualificazione delle abitazioni del centro storico da affidare alle giovani famiglie e la valorizzazione del monastero di San Pietro di Sorres, vogliamo diventare meta di turismo ma anche, residenza familiare ideale».
Con Matteo Cabras: Carlo Lorenzoni, Beniamino Lodde, Jessica Spanu, Sara Bini, Francesco Lodde, Riccardo Vargiu, Davide Sardu e Antonio Cabras. «Ci proponiamo, – spiega Cabras –. come alternativa per le persone che hanno voglia di cambiamento. Le sfide verranno affrontate giorno per giorno, ascoltando la popolazione e lavorando con i nostri antagonisti politici per il bene di Borutta. Garantiremo e potenzieremo i servizi già attivi al fine di sostenere le situazioni di maggiore fragilità. Sarà necessario costruire qualcosa di nuovo che sia da stimolo ed impulso per i bambini, i genitori, nonni e ciascun boruttese». Al centro del programma la collaborazione con le comunità limitrofe per scongiurare lo spopolamento: «Punteremo sul centro storico, – prosegue Cabras –, mirando ad un incremento demografico con il ripopolamenti delle tante vecchie case abbandonate, ma anche creare con le comunità vicine occasione di confronto sportivo, culturale e gastronomico con sagre ed eventi. Non dimenticheremo gli anziani e faremo tesoro della loro storia».
Daniela Deriu
Con Arru Antonella Sai, Aurora Masia, Evelyn Spissu, Luisa Dongu, Marco Manca, Renzo Solinas, Salvatore Arru e Stefano Rassu. Al centro del programma energia verde, la lotta allo spopolamento e sviluppo del turismo. Con Arru che pone l’accento sulla continuità. «Sono pronti a partire ben dieci cantieri – spiega – finanziamenti già ottenuti e che ora vedranno la loro realizzazione». Primo fra tutti l’efficientamento energetico: «Dopo il raggiungimento dell’autonomia sui consumi pubblici, attraverso una rete elettrica condivisa tra gli edifici, il passo successivo sarà la messa in opera degli impianti per la fornitura anche a famiglie e attività produttive». Poi: «La riqualificazione delle abitazioni del centro storico da affidare alle giovani famiglie e la valorizzazione del monastero di San Pietro di Sorres, vogliamo diventare meta di turismo ma anche, residenza familiare ideale».
Con Matteo Cabras: Carlo Lorenzoni, Beniamino Lodde, Jessica Spanu, Sara Bini, Francesco Lodde, Riccardo Vargiu, Davide Sardu e Antonio Cabras. «Ci proponiamo, – spiega Cabras –. come alternativa per le persone che hanno voglia di cambiamento. Le sfide verranno affrontate giorno per giorno, ascoltando la popolazione e lavorando con i nostri antagonisti politici per il bene di Borutta. Garantiremo e potenzieremo i servizi già attivi al fine di sostenere le situazioni di maggiore fragilità. Sarà necessario costruire qualcosa di nuovo che sia da stimolo ed impulso per i bambini, i genitori, nonni e ciascun boruttese». Al centro del programma la collaborazione con le comunità limitrofe per scongiurare lo spopolamento: «Punteremo sul centro storico, – prosegue Cabras –, mirando ad un incremento demografico con il ripopolamenti delle tante vecchie case abbandonate, ma anche creare con le comunità vicine occasione di confronto sportivo, culturale e gastronomico con sagre ed eventi. Non dimenticheremo gli anziani e faremo tesoro della loro storia».
Daniela Deriu
