La Nuova Sardegna

Sassari

La Pelosa sempre sold out: a Stintino estate da record

di Andrea Massidda
La Pelosa sempre sold out: a Stintino estate da record

La regina delle spiagge del nord ovest ha fatto registrare 148mila prenotazioni. Premiati dai turisti provvedimenti come numero chiuso e contributo d’ingresso

09 ottobre 2021
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STINTINO. Per prendere il sole e fare il bagno nella regina delle spiagge isolane, in tutta l’estate si sono presentati in 148mila. Segno che nonostante i provvedimenti draconiani (ma necessari) adottati dalla giunta comunale per salvaguardare l’arenile, la Pelosa continua a mantenere il suo appeal, forse persino accresciuto dal fatto di essere diventata negli ultimi tre anni una spiaggia ancora più esclusiva per via del numero chiuso, del contributo richiesto per l’ingresso e per le altre rigide prescrizioni come l’obbligo di prenotazione online e dell’utilizzo di una stuoia da posizionare sotto il telo da mare.

I numeri del boom. A rivelare la stagione record sono le cifre fornite dalla cooperativa sassarese Vosma, che ha in appalto la gestione e la tutela della spiaggia, ma anche il servizio di salvamento per i bagnanti: dal 25 giugno al 14 settembre, questa lingua di sabbia bianchissima, vero e proprio gioiello del nord-ovest della Sardegna, ha registrato il tutto esaurito. Nemmeno un posto in più rispetto al limite tassativo di 1.500 quotidiani. Bene anche i dati relativi al cosiddetto “periodo spalla”: dal primo al 16 giugno sono state registrate 900 prenotazioni al giorno, che sono andate ad aumentare gradualmente. Mentre da metà settembre in poi le prenotazioni si sono ridotte, per assestarsi a una media giornaliera di 200. «Una situazione, quest'ultima, che – precisa Corrado Ughi, presidente della Vosma – è comunque stata di gran lunga migliore rispetto a quella registrata nello stesso periodo del 2020, quando le prenotazioni subirono una riduzione maggiore dovuta anche alle non ideali condizioni meteorologiche».

Italiani e stranieri. Molto interessanti anche i dati relativi alla provenienza dei bagnanti, i quali – soprattutto a causa della pandemia ancora in corso in tanti Paesi del mondo – sono giunti prevalentemente dalla Penisola. «Le prenotazioni sono arrivate in gran parte da turisti e agenzie e tuor operator italiani – continua Ughi – e in numero minore dall’estero: dalle statistiche si ricava che il 2,9 per cento hanno prenotato dalla Germania, il 2,8% dagli Stati Uniti e Canada, 1,7% dalla Francia, 1,6% dalla Spagna, 1,4% dalla Svizzera, 1,1% dalla Polonia, 0,6% dal Regno Unito, quindi a seguire Belgio, Paesi Bassi, Austria, Repubblica Ceca, Ucraina, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Danimarca e Irlanda. Non sono rari i casi di quei turisti che, prima ancora di prenotare il volo e l’hotel in Sardegna, hanno voluto accertarsi che ci fosse ancora disponibilità di spazio per trascorrere almeno una giornata alla Pelosa.

Servizi efficienti. Secondo l’amministrazione comunale, questo vero e proprio affetto verso la spiaggia da sogno non va ricercato soltanto nella indiscutibile bellezza naturale, ma anche nei servizi, che quest’anno hanno avuto un miglior rendimento: da quelli al centro con bagni e docce ai lavapiedi all'uscita della passerelle, dalle informazioni fornita con il front office e l’info point alla professionalità degli addetti alle passerelle e delle guardie giurate. «Non sono mancati – spiegano dal Comune – i i controlli sulla spiaggia, per individuare gli “imbucati” senza il braccialetto colorato, con il contributo dei barracelli. Ma anche i controlli per i fumatori e per l’utilizzo delle stuoie».

È stato gradito, infine, il servizio alla balneazione per i disabili che ha consentito ad almeno una persona al giorno (con punte anche di tre) di godere della postazione e dell'ombrellone dedicato, oltre che dalla sedia per l'accompagnamento sino dentro l'acqua per fare il bagno.



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