La Nuova Sardegna

Sassari

Su Trinta ‘e Sant’Andria non si farà

Su Trinta ‘e Sant’Andria non si farà

I cantinieri rinviano la festa del vino: troppo rischioso gestire migliaia di presenze 

09 ottobre 2021
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OZIERI. La tradizionale festa di Su Trinta ‘e Sant’Andria ad Ozieri, per il secondo anno consecutivo non si farà. È la sofferta decisione scaturita dall’assemblea della Consulta dei Cantinieri, convocata dall’amministrazione comunale per esprimere un parere sulla eventuale fattibilità.

Nel teatro civico “Oriana Fallaci” si sono presentati martedì sera i componenti di sedici cantine sulle ventinove presenti nell’ultima edizione che hanno dato luogo al dibattito valutando i diversi aspetti e le problematiche nel portare avanti una manifestazione che è diventata nel tempo l’appuntamento più importante del Nord Sardegna per afflusso di persone tra le sagre legate al vino e alle tradizioni culinarie. Le circa ventimila presenze che hanno affollato le vie del centro storico e visitato i locali delle cantine tradizionali nel 2019 sarebbe stato certamente difficile averle di nuovo e con le regole imposte dalle normative anti-Covid sarebbe stato difficile anche controllare un flusso magari ridotto alla metà e quindi, seppur a malincuore, dopo una votazione, la maggioranza si espressa per rimandare tutto al prossimo anno con la speranza che si possa tornare a festeggiare senza restrizioni.

La natura dell’evento è legata a doppio filo con la tradizione tutta ozierese che risale alla prima metà del secolo scorso, sottolineata da una poesia del poeta Barore Chessa e riportata in canto dal coro Città di Ozieri, prevede l’assaggio del vino novello nella giornata del 28 novembre dedicata a Sant’Andrea e ha di solito un’anteprima con il rito della benedizione dei vini nella cappella dedicata al santo e posta nella Cattedrale. Proprio quest’appuntamento sarà l’unico ad essere riproposto, nei modi e nei termini che dovranno essere stabiliti, per tenere accesa la fiammella della tradizione e comunque rinnovare un appuntamento che coinvolge solitamente solo i cantinieri, normalmente impegnati negli allestimenti per il giorno successivo.

L’assessora al bilancio e alle attività produttive Anastasia Ladu, d’accordo sul rito della benedizione, ha provato a stimolare il dibattito cercando di capire se potevano esserci gli estremi per un’organizzazione in forma diversa o ridotta della festa grande, magari prendendo tempo per vedere come andrà, tra presenze e controlli, la fiera del bestiame che verrà allestita a fine ottobre ma i cantinieri, hanno preferito decidere subito e posticipare tutto ancora di un anno.

Francesco Squintu

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