La Nuova Sardegna

Sassari

Città sporca nei mesi estivi sanzionata Ambiente 2.0

di Gavino Masia
Città sporca nei mesi estivi sanzionata Ambiente 2.0

Il Comune al contrattacco dopo le proteste sull’inefficienza della raccolta rifiuti La società pagherà 14mila 500 euro per i disservizi causati da giugno ad agosto

21 ottobre 2021
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PORTO TORRES. Le proteste dei cittadini sui disservizi della società che gestisce l’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani – amplificate dalle continue segnalazioni dei consiglieri comunali – trovano questa volta d’accordo anche la macchina amministrativa del Comune.

A firma del dirigente del settore Ambiente, Franco Satta, è stata infatti applicata una sanzione di 14mila 500 euro al consorzio Ambiente 2.0 con sede legale a Rozzano (Milano). La motivazione è relativa alle inadempienze riscontrate nel servizio di spazzamento manuale nel periodo da giugno ad agosto 2021. La struttura ha quindi applicato l’articolo 19 del Capitolato d’appalto che, nelle disposizioni generali, prevede l’applicazione di penalità nel caso in cui i servizi oggetto dell’appalto rifiuti non vengano espletati da parte della ditta appaltatrice nelle modalità stabilite, o vengano riscontrate deficienze nel servizio stesso.

Lo scorso 15 giugno il Comune ha trasmesso una nota alla ditta Ambiente2.0, nella quale vengono messe in evidenza le criticità rilevate nel servizio di spazzamento, raccolta differenziata, trasporto, smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati e servizi complementari. I disservizi evidenziati dall’ufficio Ambiente riguardavano diverse attività sui cui i cittadini hanno sempre chiesto spiegazioni all’amministrazione comunale, il più delle volte senza ricevere risposte adeguate da parte dell’esecutivo. Le contestazioni amministrative sono riferite alle inadempienze nello spazzamento manuale, meccanico-misto, nel servizio di lavaggio strade, piazze e marciapiedi e nella pulizia di pozzetti e caditoie. La nota comunale chiedeva di correggere quanto prima le carenze, ma ciò non è mai avvenuto. L’intollerabile persistere dell’inefficiente organizzazione delle attività ha determinato perciò l’applicazione delle sanzioni previste dal capitolato d’appalto.

La ditta Ambiente 2.0 nel giro di dieci giorni aveva presentato anche delle giustificazioni, che non sono state però ritenute sufficientemente valide per motivare le irregolarità del servizio e la quantificazione delle sanzioni. L’azienda che gestisce l’appalto rifiuti non è comunque nuova a ricevere sanzioni dall’ente: le prime due multe sono del 2017 (3mila 852 euro e 8mila 540 euro), la seconda nel 2019 di 8mila 166 euro. C’è stata anche un’altra sanzione, 500 euro, ma quel che lamentano i cittadini sono le continue inadempienze a fronte di un servizio pagato profumatamente con i soldi dei contribuenti.

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