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Reparti saturi e barelle l’Aou corre ai ripari

SASSARI. L'Aou di Sassari prova a correre ai ripari per limitare il sovraffollamento, i ricoveri su barella nei reparti ospedalieri e il prolungato stazionamento dei pazienti in Pronto soccorso.L'azi...

24 ottobre 2021
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SASSARI. L'Aou di Sassari prova a correre ai ripari per limitare il sovraffollamento, i ricoveri su barella nei reparti ospedalieri e il prolungato stazionamento dei pazienti in Pronto soccorso.

L'azienda ha adottato un piano di riorganizzazione dei ricoveri urgenti per cercare di arginare un'emergenza ormai cronica. Secondo il piano, redatto da un gruppo di lavoro coordinato dal dirigente medico Paolo Pinna Parpaglia, su 209 posti letti effettivi in carico complessivamente alle strutture Aou, ogni giorno, 22,5 posti, spalmati su tutti i reparti, dovranno restare a disposizione per poter accogliere pazienti in arrivo dal Pronto soccorso.

Il «cruscotto» dei ricoveri verso le strutture dell'area medica è stato stabilito tenendo conto dei posti letto e delle competenze specifiche di ciascun reparto. Nella riorganizzazione dei posti letto, monitorata dal bed manager dell'Aou, Piero Bulla, è coinvolto anche il Day hospital, che dovrà garantire posti per favorire il turn over dei degenti nei vari reparti. Oltre al numero dei posti letto da tenere disponibili per gli arrivi diretti dal Pronto soccorso, il piano indica anche i reparti di appoggio dove collocare i degenti in caso di ricoveri oltre le disponibilità stabilite. I calcoli sono partiti dalle analisi sui ricoveri da Pronto soccorso registrati negli anni 2018, 2019 e 2021, fino a settembre. Il 2020 non è stato preso in considerazione per via dell'emergenza Covid che ha alterato gli accessi. La media giornaliera dei ricoveri da Pronto soccorso è di 21 pazienti e su questo dato è stato impostato il piano di riorganizzazione. I reparti più in sofferenza sono da sempre Patologia Medica che si ritrova a gestire mediamente 10 barelle. Geriatria da due mesi senza primario ha in carico 12 barelle in appoggio. Sono spariti 12 letti (più appoggi) di Gastroenterologia. Medicina Interna ogni giorno si ritrova nei corridoi 10-15 barelle. La situazione è drammatica. Durante la pandemia l’Aou, come tutta la sanità, si è concentrata sull’emergenza sacrificando tutta la medicina tradizionale, spolpando reparti di risorse e personale. Si è anche speso tantissimo in strutture covid poi sottoutilizzate, o addirittura inutilizzate. Nessuna visione lungirimante per il post emergena, nessun potenziamento delle prestazioni, dei post acuti, della subintensiva, o dei posti riservati alle degenze. Alla fine i nodi sono venuti al pettine. Ora l’ospedale è di nuovo pieno di pazienti con traumi, neoplasie, infarti. E far posto non è per nulla semplice.

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