La Nuova Sardegna

Sassari

L’appalto rifiuti fermo al palo

di Salvatore Santoni
L’appalto rifiuti fermo al palo

Sorso. La Ciclat in proroga fino a dicembre in attesa che il Tar si pronunci sul ricorso della Gesenu  

03 novembre 2021
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SORSO. Il nuovo appalto della nettezza urbana di Sorso è impantanato nella burocrazia. La rivoluzione “smart” della raccolta dei rifiuti, che prevede anche il porta a porta in tutto il territorio, doveva partire all’inizio di quest’anno ma non arriverà prima di gennaio 2022. Come se non bastasse, nelle scorse settimane l’assegnazione del servizio è finito centro di un braccio di ferro tra Comune e seconda classificata: al centro delle contestazioni c’è la presunta anomalia dell’offerta vincente della gara.

La storia. La scadenza dell’attuale appalto di igiene urbana, in carico a Ciclat, era fissata al 29 febbraio 2020. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabrizio Demelas, ha inizialmente sfruttato i 6 mesi di proroga previsti in contratto. Un tempo necessario per costruire e affidare la nuova gara, che però non è stato sufficiente. Sono quindi seguite ulteriori proroghe tecniche che hanno dilatato il contratto di ulteriori 16 mesi. L’aggiudicazione definitiva per la gestione del nuovo appalto era arrivata ai primi del mese di agosto. La partita sembrava chiusa, e invece la seconda classificata ha impugnato la gara davanti al Tar.

Il ricorso. La seconda classificata, la Gesenu Spa – assistita dall’avvocato Francesco Augusto De Matteis, di Perugia – ha impugnato la graduatoria finale ritenendo l’offerta della prima classifica non idonea. L’ipotesi è infatti che il progetto della Calabra Maceri non sia sostenibile: computando le voci di costo sarebbe in perdita rispetto al ribasso offerto in fase di gara. Di qui la scelta di contestare formalmente l’aggiudicazione definitiva.

Stop in autotutela. L’udienza per la sospensiva si è tenuta nella camera di consiglio del 13 ottobre davanti alla seconda sezione del Tar. La questione è stata sostanzialmente congelata, nel senso che è stata rinviata al merito. Nel frattempo, infatti, il giorno prima dell’udienza, cioè il 12 ottobre, il Comune ha avviato il procedimento di annullamento in autotutela dell’aggiudicazione definitiva, effettuata l’8 agosto scorso in favore della Calabra Maceri. Una procedura che, salvo sorprese, potrebbe concludersi con l’aggiudicazione alla seconda classificata. Ma è ancora presto per poterlo dire con certezza.

In proroga. L’ultima proroga a Ciclat in ordine di tempo è arrivata pochissimi giorni fa. Con la delibera numero 159 del 26 ottobre 2021, infatti, l’esecutivo di piazza Garibaldi ha infatti esteso il contratto con l’attuale gestore per ulteriori due mesi, portando la scadenza del contratto al 31 dicembre. Tempo utile affinché il Comune metta una pezza. Sì, perché è proprio tra le premesse di questa delibera che emerge il motivo per il quale il nuovo appalto tarderà ancora ad arrivare. «A seguito del ricorso della ditta Gesenu – si legge in delibera – valutate le controdeduzioni della ditta Calabra Maceri si è proceduto, dopo attenta e documentata valutazione, a trasmettere a quest’ultima la comunicazione di avvio del procedimento di annullamento in autotutela dell’aggiudicazione definitiva per offerta anormalmente bassa».

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