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Sassari, green pass falsi a 150 euro nei gruppi Telegram

Sassari, green pass falsi a 150 euro nei gruppi Telegram

I canali degli hacker offrono i certificati taroccati, la polizia postale li chiude ma ogni giorno rinascono

06 novembre 2021
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SASSARI. Chi non ha intenzione di vaccinarsi e non vuole sottostare alle restrizioni legate al green pass, purtroppo ha vita facile. I modi per aggirare i controlli in maniera illegale sono molteplici. Basta aprire l’applicazione Telegram, infatti, e digitare la parola green pass nella lente di ricerca, per accedere a tre gruppi che offrono certificati verdi taroccati a partire da 150 euro. Si tratta di gruppi hacker, che svolgono anche una serie di altri servizi di pirateria informatica, in grado di creare i green pass associando le generalità dell’acquirente. La polizia postare ha già svolto diverse operazioni, ha denunciato numerose persone e ha chiuso dei canali Telegram, ma purtroppo rispuntano come funghi. La piattaforma infatti consente di mantenere l’anonimato e anche i sistemi di pagamento richiesti per acquistare i servizi non sono tracciabili. Tra le possibilità c’è anche quella di transazioni tramite cryptovalute, come i bitcoin. Per fortuna, ad agire da deterrente nella compravendita dei falsi greenpass, non solo c’è il rischio di incorrere in una denuncia penale, ma anche la concreta eventualità di essere scammati, perché le truffe informatiche sono sempre dietro l’angolo. I greenpass taroccati si pagano in anticipo, e non esiste alcuna garanzia, una volta erogati i soldi, di ricevere il prodotto. D’altronde, anche rivolgersi alla polizia postale, per denunciare questo tipo di fregature, non viene esattamente bene.

Nei giorni scorsi, invece, giravano sempre nei gruppi Telegram e Whatsapp una serie di greenpass falsi intestati a personaggi famosi: c’era Topolino, Spongebob, ma anche Adolf Hitler e Napoleone Bonaparte. Ciascuno con il proprio nome stampato sul certificato, la data di nascita e l’attestazione di buona salute. I green pass, scansionati nei lettori automatici dell’Ospedale di Sassari, passavano lisci con una schermata verde istantanea. Ma lo stesso sarebbe avvenuto anche negli altri scanner fai da te di qualunque altro luogo sensibile, perché quei certificati, creati attraverso un bug nella rete macedone, erano perfettamente abilitati. L’unica maniera per evitare a Topolino e Hitler di scorrazzare senza vaccino all’interno di un ospedale, sarebbe il controllo dell’occhio umano. Un nome così famoso, infatti, non passerebbe inosservato. (lu.so.)

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