La Nuova Sardegna

Sassari

Tecnico Fermi, via ai lavori per la messa in sicurezza

di Francesco Squintu
Tecnico Fermi, via ai lavori per la messa in sicurezza

Ozieri, la scuola inagibile da quattro anni sarà ristrutturata entro primavera Al momento le lezioni sono dirottate nelle aule dell’istituto Segni e della Garibaldi 

03 dicembre 2021
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OZIERI. Un altro passo avanti verso la conclusione delle traversie passate dall’istituto tecnico Fermi dal 2017 a causa di una dichiarazione di inagibilità dovuta alle precarie condizioni strutturali dell’edificio è stato fatto in questi giorni con l’accantieramento definitivo che permetterà l’inizio dei lavori. Già dal mese di ottobre c’era stato un passaggio di mano delle chiavi del caseggiato tra il dirigente Antonio Ruzzu, i tecnici della Provincia, ente proprietario, e la ditta Monni di Pattada, aggiudicataria dell’appalto ma adesso si è giunti finalmente alla fase operativa che porterà al totale consolidamento della struttura con la conclusione dei lavori prevista per la prossima primavera. Corposo il finanziamento impegnato, diviso tra fondi regionali (1,1 milioni) e fondi ministeriali (1,9milioni) che darà un volto nuovo allo storico istituto nel quale si formano annualmente circa cinquecento studenti divisi in diversi indirizzi tra cui l’Agrario, l’Informatico e il Biotecnologico.

«Il primo problema logistico che abbiamo dovuto affrontare è stato il trasferimento degli arredi, dell’archivio e della biblioteca – spiega il dirigente Ruzzu – che abbiamo subito risolto grazie alla disponibilità del sindaco Marco Murgia e del presidente del consiglio comunale Gianluigi Sotgia». L’Ufficio patrimonio del Comune ha infatti messo a disposizione i locali che serviranno da deposito e così i primi lavori potranno essere effettuati nell’ala attualmente inutilizzata, compresi i locali seminterrati, senza creare disagi alle classi o ai laboratori che tutt’ora svolgono attività didattica.

L’inagibilità del caseggiato di piazza Medaglie d’oro, causato dai fenomeni di erosione di una vena d’acqua sotterranea, che stavano compromettendo gravemente la sicurezza della struttura, aveva costretto la dirigenza a cercare soluzioni di fortuna per scongiurare la chiusura dell’Istituto e garantire continuità didattica, così gli alunni erano stati dirottati all’Istituto Segni – in cui è stata ospitata anche la parte amministrativa – e nel Garibaldi, sede delle scuole elementari. «Sinora i tempi indicati per gli interventi sono stati rispettati e questo ci fa ben sperare – aggiunge Ruzzu –. La Provincia ha fatto la sua parte e così anche l’amministrazione comunale per cui penso che il nuovo anno ci potrà vedere di nuovo tutti insieme».

L’Istituto è da sempre eccellenza scolastica del territorio, ha contribuito a formare generazioni di studenti e con la conclusione dei lavori si tornerà dopo quattro anni ad accorpare di nuovo tutti gli indirizzi e le classi nella nuova struttura scrivendo così la parola fine all’odissea e ai disagi che studenti, docenti e personale amministrativo hanno dovuto subire sino ad oggi.

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