La Nuova Sardegna

Sassari

Emergenza finita, il Canopoleno riapre

Emergenza finita, il Canopoleno riapre

Giovedì le medie tornano in classe dopo la chiusura a causa di un focolaio Covid

07 dicembre 2021
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SASSARI. «Giovedì le lezioni riprenderanno per tutte le classi in presenza. Dallo screening di massa infatti non sono emersi nuovi casi, e alcuni dei positivi anzi si stanno negativizzando. La situazione comunque è perfettamente sotto controllo, anche grazie all’estrema professionalità con cui l’Ats sta gestendo tutto, e alla prontezza con cui siamo intervenuti. Questi giorni di chiusura poi, coincisi in gran parte con il ponte festivo, hanno permesso di mettere tutto ulteriormente in sicurezza. E di tornare alla didattica in presenza, che per noi è l’assoluta priorità». Rassicura studenti e genitori Stefano Manca, dirigente scolastico del Canopoleno, dopo il cluster individuato alla fine di novembre in alcune classi delle scuole medie, con l'Ats che aveva disposto, fino a giovedì 9, la sospensione dell'attività scolastica di tutte le medie a causa dell'aumentare dei contagi che sono arrivati a coinvolgere cinque classi con trenta persone positive dopo uno screening di massa a cui sono stati sottoposti alunni, docenti e personale del popoloso convitto nazionale.

Numeri che sono rimasti sostanzialmente stabili e che permettono di riaprire i cancelli della “cittadella” del Canopoleno, fondato agli inizi del ’600 dal prelato sassarese Antonio Canopolo, casa dei seminaristi gesuiti, poi Collegio dello Stato riservato quasi esclusivamente ai figli della ricca borghesia sassarese, infine Convitto nazionale dal 1860. Una storia secolare , con il Convitto che attualmente accoglie più di 1000 alunni, dagli 0 ai 20 anni, con scuole materne, elementari, medie, il celebre liceo classico (ora anche con indirizzo europeo) a cui si è aggiunto lo scientifico ad indirizzo sportivo, e l’internazionale con opzione, unica nell’Isola, della lingua cinese. Oltre a 62 convittori residenti e un cuore sportivo offerto alla città che ruota intorno alla piscina, alla palestra coperta con campo regolamentare per pallacanestro, pallavolo e pallamano, al campo di calcio regolamentare con campi polivalenti per pallacanestro, pallavolo, calcetto, pallamano e tennis.

Una città per la città, che non si può permettere distrazioni nell’affrontare l’emergenza Covid. «Il rispetto delle regole – conclude Manca – è rigoroso. E ci ha permesso di gestire al meglio il piccolo focolaio trovato a fine novembre. Forti anche della rigorosa divisione in “bolle” delle varie anime dell’istituto, che non ha permesso ai contagi di espanderci. E che ora ci permette di riprendere, con rinnovato entusiasmo e attenzione massima, la nostra attività». (g.bua)

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