La Nuova Sardegna

Sassari

Usini ritrova “Ajò a Ippuntare”

di Franco Cuccuru
Usini ritrova “Ajò a Ippuntare”

Dopo lo stop dello scorso anno domani va in scena la manifestazione dedicata alle cantine e al folklore

10 dicembre 2021
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USINI. “Ajò a Ippuntare” torna tra le vie di Usini due anni dopo l’ultima volta, con la XIX edizione dedicata ai vini nuovi e alle tradizioni folkloristiche del paese. Quest’anno la manifestazione si svolgerà nell’arco di tre giorni, da ieri fino a domani. Le prime due giornate saranno dedicate a laboratori tematici relativi alla conoscenza del territorio e delle tradizioni gastronomiche. Dai dolci tipici come “Sas ciambellas” alle mostre dell’abito tradizionale, i giovani e non solo potranno approfondire e toccare con mano la cultura e i sapori tipici usinesi. L’apice dell’evento arriverà con la degustazione dei vini domani, quando dalle 16 alle 23 (con brindisi di benvenuto alle 15,30), i visitatori potranno assaporare i prodotti delle undici cantine partecipanti e passeggiare tra le strade del paese, accompagnati dai canti del Coro di Usini e dalle esibizioni itineranti dei gruppi folk provenienti da diverse località della Sardegna. Dalle 20,30 ci sarà spazio anche per gruppi rock, pop e di musica leggera dal vivo. Il costo del bicchiere per partecipare all’evento sarà di 10 euro.

Ieri mattina nella Camera di Commercio di Sassari si è svolta la presentazione, durante la quale sono intervenuti il presidente della Camera Stefano Visconti, il sindaco di Usini Antonio Brundu e la presidente della Pro Loco Usini Antonella Masia. «”Salude e Trigu” è un contenitore di eventi, tra i quali figura “Ajò a Ippuntare”. La Camera di Commercio continuerà cercare nuovi investitori per premiare e supportare eventi come questo» ha introdotto Visconti. È poi intervenuto Antonio Brundu, che ha ringraziato il presidente della Camera e parlato della manifestazione: «La sua presenza è un segnale importante di vicinanza e supporto. “Ajò a Ippuntare” si basa principalmente su tre componenti: i cantinieri, la Pro Loco e il Coro di Usini, con quest’ultimo che è stato l’ideatore del format. Esso deriva dalla tradizione popolare dell’assaggio dei vini nuovi, che si è successivamente evoluta nella festa che ora conosciamo. Questa è l’edizione della ripresa post-pandemia e richiederà dunque grande attenzione: il bere in maniera responsabile, l’utilizzare la mascherina nelle aree più affollate e il possesso del Green Pass sono i requisiti fondamentali che richiediamo ai partecipanti quest’anno». Infine Antonella Masia, presidentessa della Pro Loco, ha espresso i princìpi sui quali si basa l’evento: «Abbiamo avuto il coraggio di organizzare “Ajò a Ippuntare” nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. L’obiettivo è quello di valorizzare Usini e le sue danze, i cori, gli abiti e il folklore. È importante comunicare ai giovani il valore delle tradizioni, che non vanno perdute col passare del tempo. Abbiamo effettuato una piccola selezione per quanto riguarda le cantine, con l’idea di promuovere anche i produttori più piccoli, oltre alle aziende già affermate».

Usini ha anche collaborato con le Poste Italiane nel progetto “Insieme ai piccoli comuni”, volto a promuovere l’identità dei comuni locali. Sono state stampate delle cartoline con l’annullo filatelico dedicato ad “Ajò a Ippuntare”, le quali verranno distribuite ai partecipanti al gazebo d’ingresso.

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