La Nuova Sardegna

Sassari

Ardara, i Piani di Zona rinascono dopo 40 anni

di Barbara Mastino
Ardara, i Piani di Zona rinascono dopo 40 anni

Risolta una vicenda di espropri e contese legali che risaliva agli anni Ottanta Il sindaco Dui: «Subito le volture di terreni e fabbricati, poi assegneremo i lotti»

24 dicembre 2021
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ARDARA. Con la firma degli ultimi documenti, nei giorni scorsi il Comune a ha messo la parola fine all’annosa vicenda degli espropri dei terreni dei Piani di Zona 1 e 2 dove nel frattempo tanti cittadini avevano preso casa tra abitazioni di edilizia popolare e costruzioni private.

Una storia iniziata quasi quaranta anni fa, nei primi anni Ottanta, quando il Comune decise l’esproprio delle aree per ampliare la zona residenziale, ma che non si era mai formalmente conclusa, con il risultato che le aree fabbricate non erano mai state ufficialmente individuate come tali e quindi proprietari e residenti non erano mai stati veramente a casa propria. Il Comune a suo tempo infatti aveva deliberato, con voto consiliare, l’esproprio, ma nel tempo non aveva mai prodotto gli atti conseguenti, tra cui anche il saldo della somma dovuta ai proprietari espropriati. Erano scaturiti anni di contese fra «tribunali, sentenza, avvocati e periti – dice il sindaco di Ardara Francesco Dui – ma senza che si arrivasse a un accordo con la famiglia Camboni, precedente proprietaria. Dopo una sentenza di qualche anno fa dopo la quale il Comune versò una prima parte del dovuto, relativo alla Zona 1, restava ancora in sospeso la rinuncia definitiva della famiglia nonché l’accordo, con saldo, della Zona 2. Accordo che ora è stato raggiunto, e per il quale desidero ringraziare non solo la famiglia Camboni, per aver accettato tale accordo con annessa la rinuncia a qualunque forma di rivalsa nei confronti del Comune di Ardara, la Regione per il supporto finanziario e tutti coloro che ci hanno supportato, dal punto di vista tecnico, nei passaggi delicati e fondamentali di questa spinosissima vicenda: il segretario comunale Aldo Piras, i tecnici Rosolino Petretto, Dario Seddaiu e Andrea Tiana e l’Ufficio finanziario con la ragioniera Angela Pintus».

L’atto pubblico firmato nei giorni scorsi davanti al notaio Antonietta Piras concretizza il trasferimento dei terreni espropriati con i Piani di Zona 1 e 2 sui quali molti ardaresi hanno la loro abitazione o dovranno costruirla sui lotti assegnati. Per la precisione, la Zona 1 è quella delle case popolari di piazza Antonio Segni e piazza Santa Rita e delle abitazioni private del lotti 167 di piazza Segni mentre la Zona 2 è quella delle case popolari (palazzine A e B) e delle case private di Mamusari. «A brevissimo – conclude il sindaco Francesco Dui – inizieremo i lavori per volturare terreni e fabbricati mentre il prossimo anno sarà nostra cura bandire nuovamente l’assegnazione dei lotti oggetto di rinuncia».

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