La Nuova Sardegna

Sassari

Il Pci “boccia” Campus su rifiuti e sicurezza

Il Pci “boccia” Campus su rifiuti e sicurezza

Federazione provinciale e sezione Polano-Berlinguer: creiamo alternative, l’opposizione non esiste

16 gennaio 2022
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SASSARI. “Bocciato” dalla Federazione provinciale di Sassari e dalla sezione cittadina “Polano-Berlinguer” del Pci il bilancio di metà mandato del sindaco Nanni Campus e della sua giunta sostenuta da una maggioranza civica di destra-Cinque Stelle. «È giunta l’ora – dicono in una nota – che le forze della sinistra, autonomistiche e di progresso, smettano di fare testimonianza e si confrontino per costruire un’alternativa ed evitare anche un ritorno al passato del pessimo centro-sinistra. Lo stesso che ha aperto le porte alla destra più o meno civica».

Per i comunisti il giudizio più negativo riguarda la viabilità e la raccolta dei rifiuti con «l’ amministrazione comunale che annaspa. In particolare sulla pulizia la situazione è tragica e largamente deficitaria: strade sporche, raccolta a singhiozzo, porta a porta da verificare assieme all’appalto che non funziona».

Passando «ai progetti per 48 milioni che, a detta di Campus, dovranno cambiare il volto alla città in un futuro non definito (riqualificazione urbana in particolare per il centro storico e Latte Dolce) non hanno avuto quella partecipazione al confronto che ci si attendeva – sostiene il Pci –. Allo stesso modo occorre valutare anche i progetti sulla viabilità: una scatola vuota, alla luce anche della situazione del centro intermodale».

«Nonostante le promesse, la città inoltre non è più sicura e la situazione del centro storico è identica al passato se non addirittura peggiorata, con alcune strade (l’area di San Donato ad esempio) regno di spacciatori e delinquenza – rincarano i comunisti – . Anche sulla sanità e sul suo degrado la voce dell’amministrazione è stata flebile e balbettante nei confronti delle scelte regionali». Critiche anche sulle alleanze del sindaco che «con una certa disinvoltura, ha scelto di annettersi i Cinque Stelle, ridotti a stampella della maggioranza», e il valzer di assessori senza fornire eccessive spiegazioni». Ma il Pci contesta anche la mancanza reale di un’opposizione ferma e rigorosa sui programmi. Quella attuale, incentrata sul Pd che porta sulle spalle una pesante eredità amministrativa di anni di progettualità illusoria, è “un’ opposizione di sua maestà”, debole e subalterna».

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