La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, pedoni schiavi dello smartphone: ma la campagna funziona

Gianni Bazzoni
Sassari, pedoni schiavi dello smartphone: ma la campagna funziona

Iniziativa della polizia locale per ridurre gli incidenti: i casi calati del 55 per cento dal 2017 a oggi

18 gennaio 2022
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SASSARI. Comincia a dare risultati concreti la campagna “Smartphone zombie” promossa cinque anni fa dalla polizia locale e che dal 2017 a oggi ha fatto registrare un calo dei pedoni coinvolti in incidenti stradali che si attesta attorno al 55 per cento. Si è passati dai 93 casi del 2017 ai 52 del 2021 (mentre nel 2018 erano stati 84, 77 nel 2019 e 54 nel 2020). Quella nata nel sassarese è l’unica campagna a livello nazionale rivolta a sensibilizzare i pedoni sui rischi legati all’uso del telefonino mentre si attraversa la strada e Sassari è la prima città Europea ad avere dichiarato guerra agli “smombie”, un neologismo che sta appunto per Smartphone zombie.

Ormai è stato dimostrato che chi attraversa la strada con gli occhi posati sul cellulare, concentrando l’attenzione solo sul display e isolandosi da tutto il resto, è a rischio incidente in qualsiasi momento. E se non succede è solo questione di fortuna. Alla campagna di prevenzione della polizia locale di Sassari si erano interessate parecchie realtà europee e anche la tv francese era sbarcata a Sassari per conoscere gli effetti di una attività che - affiancata anche alle sanzioni - si è rivelata efficace. L’iniziativa degli agenti della polizia locale guidati dal comandante Gianni Serra era partita dopo una prima analisi effettuata nel 2016: era emerso che tra i pedoni coinvolti in incidenti con lesioni, un numero rilevante vedeva come protagonisti in negativo coloro che in quel momento utilizzavano il telefonino.

E quindi da quell’indagine è maturata la consapevolezza di avere un problema (che poi è a livello mondiale) che riguarda i pedoni: in troppi attraversano la strada guardando il telefonino, non solo più telefonando ma anche sfogliando pagine internet, leggendo e scrivendo messaggi watsapp: «Un atteggiamento che ovviamente va a mettere a rischio in maniera pesante la loro incolumità – ha sottolineato il comandante della polizia locale Gianni Serra –. Per cui abbiamo ideato e sviluppato la campagna “Smartphone zombie” che riproponiamo tutti gli anni. Non ci siamo mai fermati».

E la convinzione sull’efficacia della campagna di prevenzione è stata rafforzata dai risultati: «Vediamo che attraverso la campagna, caratterizzata da spot, diffusione di brochure nelle strade e nelle piazze, accompagnata da una blanda azione repressiva (non abbiamo raggiunto le 100 sanzioni quest’anno) cominciamo a diffondere l’idea che sia necessario modificare determinati comportamenti». A livello di sanzioni c’è da dire che la polizia locale agisce facendo riferimento all’articolo 190 comma 2 del Codice della strada che in pratica disciplina il comportamento dei pedoni all’atto di attraversare la strada (devono servirsi degli attraversamenti e in ogni caso procedere con l’attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sè e per gli altri). Ovviamente chi è distratto dal telefonino non è in grado di garantire l’attenzione richiesta e per questo motivo scatta la sanzione. L’auspicio - manifestato da tempo - è che il legislatore intervenga con una norma precisa e disciplini chiaramente il divieto, andando a coprire il vuoto che attualmente esiste. La campagna a Sassari andrà avanti anche nel 2022 con nuove risorse e ulteriori iniziative.

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