Cavi elettrici tranciati, black out in viale Trento
Secondo incidente in poche settimane nel cantiere. Manca la mappa aggiornata dei sottoservizi
26 gennaio 2022
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SASSARI. Nuovo black out ieri mattina in viale Trento, con la corrente elettrica che è andata via per circa 30 minuti intorno alle 12.30 nella parte bassa della via e in via Principessa Iolanda. A causare il problema tre cavi tranciati dal cantiere in corso da dicembre nel terrapieno, con gli operai e i responsabili della Ticca srl che hanno dovuto interrompere i lavori e ingegnarsi per l’ennesima volta a risolvere nel più breve tempo possibile il guasto.
Anche nelle scorse settimane c’era stato un black out simile, con i maggiori disagi sopportati dalle attività commerciali (in particolare i due bar vicini, la farmacia e il supermercato) e da un vicino cantiere che ha dovuto interrompere i lavori. Anche in quel caso a originare il black out era stato un cavo Enel tranciato.
A causare il problema sarebbe la mappa dei sottoservizi messa a disposizione della Ticca srl, che non sarebbe corrispondente alla reale collocazione dei cavi nel terrapieno. Gli operai insomma lavorano alla cieca, e stanno perdendo inoltre molto tempo a cercare di “mappare”, per quanto possibile, in autonomia i cavi. Una mappa aggiornata dei sottoservizi è già stata richiesta (ammesso che sia disponibile), ma nell’attesa i lavori non possono rallentare. Il progetto, che prevede il consolidamento del corpo del terrapieno mediante iniezioni di cemento, resine e berlinesi, la rimozione e sostituzione della condotta fognaria, il consolidamento dei pendii mediante tecniche di ingegneria naturalistica e il ripristino delle pavimentazioni stradale e arredi, ha infatti tempi contingentati e strettissimi. Otto mesi di cantiere per riprendere a pompare sangue in una delle arterie della mobilità cittadina. Con una delle due corsie di marcia (quella dal lato “Santi Angeli”) che dovrebbe essere riaperta, a senso unico alternato “orario” già in primavera, e il ritorno all’agognata normalità che dovrebbe arrivare alla fine dell’estate.
Fermarsi in attesa delle “carte” giuste insomma è impossibile, a meno che i tempi di consegna non siano rivisti dalla stazione appaltante, il Comune. C’è da sottolineare, al netto dei disagi, che i lavori, che procedono a buon ritmo anche grazie al tempo particolarmente clemente, sono comunque rallentati dai problemi con i cavi. Ieri di fatto l’impresa ha perso mezza giornata per risolvere il guasto. E anche la rottura delle scorse settimane ha portato via ore e ore di lavoro per “segnare” il cavo tranciato ed evitare di romperlo di nuovo.
Se la nuova mappa c’è insomma deve saltare fuori il più presto possibile. Per impedire a una “carta” di ostacolare uno dei cantieri più attesi della città. (g.bua)
Anche nelle scorse settimane c’era stato un black out simile, con i maggiori disagi sopportati dalle attività commerciali (in particolare i due bar vicini, la farmacia e il supermercato) e da un vicino cantiere che ha dovuto interrompere i lavori. Anche in quel caso a originare il black out era stato un cavo Enel tranciato.
A causare il problema sarebbe la mappa dei sottoservizi messa a disposizione della Ticca srl, che non sarebbe corrispondente alla reale collocazione dei cavi nel terrapieno. Gli operai insomma lavorano alla cieca, e stanno perdendo inoltre molto tempo a cercare di “mappare”, per quanto possibile, in autonomia i cavi. Una mappa aggiornata dei sottoservizi è già stata richiesta (ammesso che sia disponibile), ma nell’attesa i lavori non possono rallentare. Il progetto, che prevede il consolidamento del corpo del terrapieno mediante iniezioni di cemento, resine e berlinesi, la rimozione e sostituzione della condotta fognaria, il consolidamento dei pendii mediante tecniche di ingegneria naturalistica e il ripristino delle pavimentazioni stradale e arredi, ha infatti tempi contingentati e strettissimi. Otto mesi di cantiere per riprendere a pompare sangue in una delle arterie della mobilità cittadina. Con una delle due corsie di marcia (quella dal lato “Santi Angeli”) che dovrebbe essere riaperta, a senso unico alternato “orario” già in primavera, e il ritorno all’agognata normalità che dovrebbe arrivare alla fine dell’estate.
Fermarsi in attesa delle “carte” giuste insomma è impossibile, a meno che i tempi di consegna non siano rivisti dalla stazione appaltante, il Comune. C’è da sottolineare, al netto dei disagi, che i lavori, che procedono a buon ritmo anche grazie al tempo particolarmente clemente, sono comunque rallentati dai problemi con i cavi. Ieri di fatto l’impresa ha perso mezza giornata per risolvere il guasto. E anche la rottura delle scorse settimane ha portato via ore e ore di lavoro per “segnare” il cavo tranciato ed evitare di romperlo di nuovo.
Se la nuova mappa c’è insomma deve saltare fuori il più presto possibile. Per impedire a una “carta” di ostacolare uno dei cantieri più attesi della città. (g.bua)