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Sassari

Il film è bello anche muto: Sassari città del cinema

Fabio Canessa
Il film è bello anche muto: Sassari città del cinema

Al Moderno duecento spettatori per vedere i cortometraggi dei fratelli Lumière. Con la rassegna “L’ombra della luce” un percorso dalle origini ai giorni nostri

27 gennaio 2022
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SASSARI. Di questi tempi e con una proposta così particolare è un risultato sorprendente, eccezionale. Riempire il cinema, la sala più del grande del Cityplex Moderno di Sassari, con film muti di oltre un secolo fa. È partita come meglio non poteva la rassegna “L’ombra della luce”, oltre duecento spettatori (rigorosamente con mascherina Ffp2) in entrambe le serate di lunedì e martedì organizzate come lancio del progetto guidato dal regista Antonello Grimaldi.

Un’iniziativa ambiziosa, senza precedenti, pensata per raccontare la grande storia del cinema in un percorso cronologico con proiezioni accompagnate da presentazioni di esperti del settore. Dalle origini a oggi, dai Lumière agli Avengers. Un’antologia di film scelti dal direttore artistico sassarese tra quelli più significativi nell’innovare il linguaggio cinematografico. L’obiettivo è quello di ricordare o far scoprire a tutti quanto sia unica e memorabile l’esperienza di vedere un film sul grande schermo, nella convinzione che il modo più efficace di riavvicinare il pubblico alle sale sia quello di dare l’opportunità di vedere al cinema i capolavori che hanno fatto la storia del cinema. La partenza fa ben sperare per il futuro della rassegna (si parla di un progetto articolato su tre anni) promossa dalla Moderno Srl con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e della Regione e la collaborazione del Nuovo Circolo del Cinema Ficc (aderiscono inoltre l’Accademia di Belle Arti, l’Università di Sassari e altre associazioni). Un viaggio iniziato con la proiezione di alcuni cortometraggi dei fratelli Lumière, gli inventori del cinematografo, del meraviglioso “Viaggio nella luna” di George Melies, del primo western americano “La grande rapina al treno” di Edwin. S Porter, di un omaggio alla Sardegna con “Cenere” di Febo Mari basato sull’omonimo libro di Grazia Deledda. E proseguito con “Gli ultimi giorni di Pompei” e “L’inferno”, tra i primissimi film importanti del cinema italiano, presentati dall’esperta di film muti e di restauro cinematografico Stella Dagna. Proiezioni che hanno catturato il pubblico del Cityplex Moderno anche grazie all’accompagnamento sonoro creato per l’occasione dai musicisti Salvatore Maltana e Marcello Peghin, invitati per la doppia serata speciale d’inaugurazione. Questo primo ciclo della rassegna, tutto dedicato ai capolavori del periodo antecedente l’avvento del sonoro, andrà avanti sino a maggio ogni lunedì (alle 16 e alle 19). Le proiezioni avranno un costo di tre euro, con possibilità di vantaggiosi abbonamenti, e saranno gratuite per gli studenti accreditati dalle scuole che parteciperanno (per info e prenotazioni: cinema.moderno.sassari@gmail.com).

Il prossimo film in programma, lunedì con la presentazione di Renato Quinzio, è “Intolerance” realizzato nel 1916 da David W. Griffith.

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