Addio alla maestra Ottavia Bagella
Cheremule in lutto per la scomparsa a 101 anni di un simbolo della comunità
29 gennaio 2022
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CHEREMULE. La comunità è in lutto per la scomparsa della storica maestra, Ottavia Bagella. Aveva compiuto 101 anni lo scorso 10 gennaio, ma il precario stato di salute aveva impedito i festeggiamenti.
«È andata via una delle pietre miliari della nostra comunità, a centouno anni compiuti – ha voluto ricordarla così la sindaca Antonella Chessa –. Una di quelle persone tangibilmente discrete e votate al prossimo. Di quelle che pur tenendo un basso profilo, sono capaci di attraversare nei decenni intere generazioni, plasmando centinaia di studenti allo studio e alla vita. Sì lei è stata questo. Una donna dai rigidi valori, determinata e poliedrica. Attenta, disponibile e sempre presente nella nostra comunità, anche quando ancora molto giovane prese l'impegno politico di consigliere comunale nel nostro paese, rivestendo un ruolo politico attivo che all'epoca era raro ed eccezionale per noi donne.Dico noi perché l'ho sempre sentita molto vicina e continuerà ad esserlo in particolare in due personali ricordi: l'incontro durante una delle sue rare uscite, avvenuto nel 2018, quando per compiere il suo dovere di cittadina, si recò a votare in occasione delle elezioni comunali e il giorno del suo centesimo compleanno quando, come due amiche di vecchia data, davanti a un caffè a casa sua, ci trovammo a scambiare le nostre impressioni su vari argomenti, politica e scuola compresi».
A ricordarla sono intere generazioni di alunni: «Si può dire incontestabilmente che la maestra Ottavia ha vissuto il suo ruolo con la consapevolezza dell’importanza della missione cui veniva chiamata – la ricorda uno di loro, Giovanni Pala –. Ha lasciato segni indelebili dei suoi tanti anni dedicati non solo ad insegnare le materie previste ma a trasmettere la voglia di conoscere. La passione e la misurata autorevolezza sono stati i segni più forti del suo dna e i risultati conseguiti con i suo tanti allievi ne sono la più significativa testimonianza. Molto spesso, il suo insegnamento si prolungava oltre le ore previste dalla legge, offrendo loro dei momenti e delle emozioni che in casa propria non avevano la possibilità di provare».
Daniela Deriu
«È andata via una delle pietre miliari della nostra comunità, a centouno anni compiuti – ha voluto ricordarla così la sindaca Antonella Chessa –. Una di quelle persone tangibilmente discrete e votate al prossimo. Di quelle che pur tenendo un basso profilo, sono capaci di attraversare nei decenni intere generazioni, plasmando centinaia di studenti allo studio e alla vita. Sì lei è stata questo. Una donna dai rigidi valori, determinata e poliedrica. Attenta, disponibile e sempre presente nella nostra comunità, anche quando ancora molto giovane prese l'impegno politico di consigliere comunale nel nostro paese, rivestendo un ruolo politico attivo che all'epoca era raro ed eccezionale per noi donne.Dico noi perché l'ho sempre sentita molto vicina e continuerà ad esserlo in particolare in due personali ricordi: l'incontro durante una delle sue rare uscite, avvenuto nel 2018, quando per compiere il suo dovere di cittadina, si recò a votare in occasione delle elezioni comunali e il giorno del suo centesimo compleanno quando, come due amiche di vecchia data, davanti a un caffè a casa sua, ci trovammo a scambiare le nostre impressioni su vari argomenti, politica e scuola compresi».
A ricordarla sono intere generazioni di alunni: «Si può dire incontestabilmente che la maestra Ottavia ha vissuto il suo ruolo con la consapevolezza dell’importanza della missione cui veniva chiamata – la ricorda uno di loro, Giovanni Pala –. Ha lasciato segni indelebili dei suoi tanti anni dedicati non solo ad insegnare le materie previste ma a trasmettere la voglia di conoscere. La passione e la misurata autorevolezza sono stati i segni più forti del suo dna e i risultati conseguiti con i suo tanti allievi ne sono la più significativa testimonianza. Molto spesso, il suo insegnamento si prolungava oltre le ore previste dalla legge, offrendo loro dei momenti e delle emozioni che in casa propria non avevano la possibilità di provare».
Daniela Deriu
