La Nuova Sardegna

Sassari

Ippodromo, il Comune a caccia di nuovi gestori

di Giovanni Bua
Ippodromo, il Comune a caccia di nuovi gestori

On line un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse per la concessione La società ippica sassarese pronta al ricorso al Tar in caso di “tentativo di scippo”

29 gennaio 2022
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SASSARI. Tornano nuvole di tempesta sull’ippodromo cittadino. A dissotterrare l’ascia di guerra l’amministrazione comunale, che ieri mattina ha pubblicato un avviso pubblico per “manifestazione di interesse per la individuazione di soggetti da invitare a una procedura negoziata senza bando” per la gestione della struttura. Un documento non vincolante quello firmato dal dirigente del settore Sport Roberto Campus, con «il Comune che si riserva di interrompere, sospendere, modificare o annullare tutto in qualsiasi momento», che sa però tanto di resa dei conti con l’attuale e storico gestore della struttura in via Verona, la società ippica sassarese.

Società che ha in mano le chiavi dell’ippodromo in proroga dal 2014, e porta avanti da anni un braccio di ferro con il Comune per conservare la concessione. Forte dell’atto pubblico siglato nel 1995 con cui la Regione ha ceduto l’Ippodromo Pinna al Comune a un prezzo simbolico, che dice chiaramente che la gestione dell’impianto sportivo deve rimanere in capo alla stessa società, senza scadenza (previsione riportata peraltro anche nella delibera regionale del 1988 che precede quel documento). Non che la cosa sia pacifica. Sia nel 2017 che nel 2019 il Comune ha infatti bandito gare pubbliche per cedere in concessione la struttura di via Verona, entrambe andate deserte. La gestione riguardava, ora come allora, i 19 ettari dell’impianto: club house, zona verde, sala totalizzatori, tribune, parterre, zona stalle, maneggio coperto, la pista per le gare, dotata di impianto di illuminazione notturna, campo pratica per il golf, campi da bocce e tutte le altre pertinenze. Con l’ultimo avviso del Comune che, oltre a comprendere anche l’area ciclopedonale esclusa nel 2019, in cambio di una concessione quinquennale con canone di 13.500 euro all’anno, chiede che il concessionario prenda in carico di lavori di manutenzione delle tribune, pur dichiarando che l'impianto è provvisto del certificato di agibilità, con una capienza massima di 1000 persone.

Niente di inatteso insomma. Anche perché i non idilliaci rapporti tra l’attuale sindaco Nanni Campus e lo storico patron della società ippica Peppino Pala (e, per osmosi, con il suo successore Giancarlo Scarpa) sono cosa nota. A lasciare perplessi però, a parte l’indicazione della redditività dell’impianto fissata in 300mila euro l’anno che appare a dir poco ottimistica, è la tempistica e le modalità scelte per pubblicare l’avviso. I due “colpi” sparati dalla giunta Sanna infatti erano dichiaratamente a salve, visti i stringenti criteri da rispettare per prendere in gestione un impianto come il “Pinna”, e largamente annunciati. E infatti entrambi i bandi sono andati deserti. La manifestazione d’interesse pubblicata dalla maggioranza Campus invece, pubblicata “a freddo” in un anonimo venerdì mattina di inizio anno, allarga i criteri di partecipazione, e prevedere inoltre l’assegnazione diretta senza bando. Con i bene informati che giurano che, questa volta, chi è disposto a subentrare alla società ippica sassarese ci sia eccome. Società che, pur guardandosi bene al momento da fare qualsiasi dichiarazione, affila le armi, e prepara il ricorso al Tar in caso di tentativo di “scippo” da parte del Comune. Si vedrà, e per vedere bisognerà aspettare la scadenza dell’avviso (28 febbraio) e analizzare, se sarà possibile, le offerte pervenute. Quel che è certo è che la faccenda sarà tutt’altro che indolore, e per il tutt’altro che fruttuoso e stabile mondo dell’ippica sassarese l’inizio di una nuova guerra è tutt’altro che una buona notizia.

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