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Sassari, il centro del riuso riapre e vuole diventare maxi

di Giovanni Bua
Sassari, il centro del riuso riapre e vuole diventare maxi

Presentato un progetto di ampliamento e informatizzazione da 1 milione. Sassu: «Presto il bando per la gestione, per noi investimento fondamentale» 

14 febbraio 2022
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SASSARI. Il centro del riuso diventa maxi. La struttura di via Montello, chiusa da novembre dopo il mancato accordo sulla proroga della gestione tra il Comune e l’Emporio della solidarierà, è infatti al centro di un importante progetto di riqualificazione “caricato” nei giorni scorsi dal Settore Ambiente del Comune tra quelli che concorrono all’assegnazione dei fondi del Pnrr. Uno dei quattro progetti distinti che, sottolinea l’assessore all’Ambiente Antonello Sassu: «concorreranno a migliorare l’efficienza della raccolta differenziata in città, ridurre la quantità di rifiuti in discarica e mettere in sicurezza il sistema in linea con le direttive europee e nazionali».

Quattro progetti importanti, con l’assessore che però si sofferma su quello relativo al centro di via Montello, che vale 1 milione di euro, di cui 300mila confinanziati dal Comune. Un focus che per Sassu è la chiusura di un discorso aperto quando, nel novembre dello scorso anno, non è riuscito a convincere l’Emporio della Solidarietà a continuare la gestione in proroga del gioiellino di 246 metri quadrati, messi a disposizione del Comune dall’inizio del 2018, e gestito dall’apertura dal gruppo sanpaolino. «Non è una chiusura ma l’inizio del rilancio – aveva sottolineato – perché per noi il centro del riuso è strategico sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale, e rappresenta al meglio il concetto più evoluto di economia circolare».

Promessa mantenuta: «Su questo progetto – sottolinea Sassu – abbiamo lavorato giorno e notte, con uno straordinario impegno della struttura, in particolare della dirigente Marge Cannas, di Paola Madau e Debora Manca. L’occasione era importante, e non si poteva perdere. L’idea è di riorganizzare sia l’hardware che il software del centro. Prima di tutto rimettendo a posto ed ampliando gli spazi a disposizione, ma anche mettendo a punto nuovi software gestionali innovativi, con tecnologia cloud, per fare interagire automaticamente i cittadini con il centro. Uno scambio reciproco di informazioni su cosa serve, cosa si può conferire, cosa c’è a disposizione, che crei un sistema che si autoalimenti, anche dal punto di vista economico-finanziario. Un sistema che collabora direttamente con l’ecocentro, che verrà anch’esso completamente rinnovato, e concorre all’obiettivo principale: fare andare meno rifiuti in discarica. Con tutta una serie di importanti vantaggi accessori».

«L’ampliamento del centro del riuso, attraverso la ristrutturazione di due locali prospicienti al centro – sottolinea Marge Cannas – consente di aumentare gli spazi da adibire al deposito e all’esposizione dei beni riutilizzabili con particolare riferimento ai beni ingombranti (mobilio, elettrodomestici ecc) consentendo quindi l’intercettazione di maggiori beni, diversamente destinati al ciclo dei rifiuti». «Come noto – sottolinea Paola Madau – gli obiettivi previsti nel Pnrr prevedono che entro il 2035, si potrà ricorrere allo smaltimento in discarica per non più del 10% dei rifiuti totali prodotti. Quando l’unico sistema di smaltimento finale è dato dalla discarica, come nel caso del nord Sardegna, tale obiettivo diventa ancora più strategico, fondamentale per la tutela del territorio,preservandolo dall’occupazione di ulteriore suolo per l’occupazione di altri impianti di discarica». «Un centro – spiega Sassu – che diventerà la bandiera dell’economia green e circolare e che quindi sarà pensato completamente in maniera sostenibile anche dal punto di vista energetico». Nelle more dell’esecuzione del progetto intanto via Montello riaprirà. «Stiamo studiando – chiude Sassu – una manifestazione di interesse che sarà pubblicata a breve per rimettere subito in funzione il servizio».

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