La Nuova Sardegna

Sassari

Il Comune deve al messo 322mila euro di arretrati

di Giovanni Bua
Il Comune deve al messo 322mila euro di arretrati

Il Tribunale civile condanna Palazzo Ducale a pagare 23 anni di stipendi Il ricorrente dal 1982 notifica gli atti dei provvedimenti del Giudice di pace

05 marzo 2022
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SASSARI. Un risarcimento da 322mila euro, da versare come “differenze retributive” per il periodo tra il 1995 e il 2018. Questa la cifra che la Sezione Lavoro del tribunale di Sassari ha condannato il Comune a pagare a un “messo di conciliazione” che ha citato l’amministrazione «al fine di accertare l’esistenza di un suo rapporto di lavoro subordinato». L’uomo ha svolto, per effetto del decreto del Presidente del Tribunale di Sassari, le funzioni di messo di conciliazione dal 26 aprile del 1982 fino al 20 aprile del 2000 e, successivamente, ha continuato a svolgere le medesime funzioni nell’ufficio dei messi del Giudice di Pace di Sassari, continuativamente e quotidianamente, in base alla ripartizione degli incarichi operata dal responsabile dell’ufficio.

Il ricorrente ha sottolineato di avere ricevuto quale compenso per l’attività i soli diritti di notifica e di avere prestato l’attività lavorativa «secondo condizioni e modalità riconducibili ad un rapporto di lavoro subordinato nell’organizzazione amministrativa comunale», e «di essere stato sottoposto ad un costante controllo, anche disciplinare, da parte del capo dell’Ufficio facente parte dell’organizzazione amministrativa del Comune in cui tale organo è inserito».

Abbastanza per convincere il giudice Maria Angioi, che all’udienza del 14 dicembre 2021 (pubblicata nei giorni scorsi) ha accolto il ricorso dell’uomo, e ha condannato il Comune al pagamento delle «differenze retributive» tra quanto percepito, quale compenso per l’attività svolta, e quanto avrebbe avuto diritto di percepire ove fosse stato applicato il Ccnl Enti Locali per la categoria B, per un importo complessivo di 322.126,33 euro.

Una vera doccia fredda per Palazzo Ducale, che ha dato immediato mandato all’avvocatura civica di ricorrere in appello, ma che dovrà comunque vincolare le somme in bilancio in attesa dei successivi gradi di giudizio.

I messi di conciliazione, che hanno assunto la nuova denominazione di messi del giudice di pace nel 1999, provvedono alla notificazione di tutti gli atti relativi ai procedimenti di competenza del giudice di pace, comprese le decisioni in forma esecutiva e gli atti di precetto. Possono essere dipendenti comunali o, come nel caso del ricorrente, incaricati dal tribunale. Con un rapporto spesso “border line” con le amministrazioni a cui fanno riferimento che spesso ingenerano cause come quella che ha visto soccombere il Comune di Sassari.

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