La Nuova Sardegna

Sassari

Nei prossimi giorni si riparte per una nuova missione

SASSARI. La prossima missione dell’Enas è fissata per la prossima settimana. «L’angoscia di quelle persone – racconta Pier Paolo Pintus – è qualcosa che ti resta dentro. Non vedi l’ora di tornare...

17 marzo 2022
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SASSARI. La prossima missione dell’Enas è fissata per la prossima settimana. «L’angoscia di quelle persone – racconta Pier Paolo Pintus – è qualcosa che ti resta dentro. Non vedi l’ora di tornare laggiù per cercare di aiutarne il più possibile». Sarà un viaggio congiunto tra i volontari sardi e quelli della Puglia e del Veneto. Un convoglio di otto mezzi che andrà sino al confine dell’Ucraina, e si porterà dietro il maggior numero di profughi possibile.

Ieri a Olbia alle mamme e alle nonne con i propri bimbi è stato dato un caloroso benvenuto. È stato aperto anche un parco gioco, per distrarre i piccoli che adesso si ritrovano catapultati in un luogo del tutto sconosciuto.

Alla sede nazionale dell’Enas di Cagliari sono arrivate numerose adesioni da parte di famiglie sarde disposte ad ospitare i profughi. Tra loro ci sono anche diverse famiglie ucraine che risiedono in Sardegna da diversi anni e che si sono immediatamente candidate per dare una sistemazione ai loro connazionali. Tra i passeggeri della missione non ci sono bambini soli, ma solo nuclei familiari. Alcuni resteranno a Olbia, altri a Quartu, a Sassari e a Palau.

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