La Nuova Sardegna

Sassari

Tutti uniti per la Chimica Verde

di Giovanni Bua
Tutti uniti per la Chimica Verde

L’odg concordato negli Stati Generali di lunedì approvato in Consiglio: «Ora servono risposte»

18 marzo 2022
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SASSARI. Si alza forte e (quasi) unanime anche dall’aula di Palazzo Ducale il grido a difesa del progetto Chimica Verde. Con il consiglio comunale che ha approvato l’ordine del giorno, concordato durante gli Stati Generali di lunedì, che è in discussione in tutte le assemblee civiche della provincia, con il solo voto contrario di Mariano Brianda, che ha espresso il suo dissenso per il progetto Chimica Verde e invitato il consiglio ad approfondire le tematiche ambientali e sanitarie e a immaginare per il territorio un nuovo futuro.

Per il resto è stata una valanga, partita proprio da un ordine del giorno presentato dal Pd a Sassari, preso in carico dal presidente del consiglio comunale Maurilio Murru, che lo ha condiviso con i colleghi della Rete che, insieme ai sindacati, hanno deciso di mettere in moto la “macchina” lanciata a Nule a dicembre, con Provincia, Tips, primi cittadini di tutto il nord. «Rivendico – ha sottolineato il sindaco Campus – il ruolo della Rete Metropolitana, che ha posto il tema sul tavolo e innescato il processo che ha portato alla costituzione del Tips e al documento di Nule. Quello di oggi è solo un tassello, ma conferma un unità che è l’unica via per farci ascoltare e rispettare».

Tutto parte dalla convinzione: che: «l'area industriale di Sassari Porto Torres ha tutte le caratteristiche per diventare sede di sviluppo dell’economia green e circolare sulla quale si basa il rilancio del Paese – recita il documento approvato –. Attraverso piani di riconversione ecologica dell'industria utili al superamento dell’area di crisi industriale complessa che attanaglia il territorio del Nord della Sardegna si può raggiungere tale obiettivo, e il progetto della chimica verde risulta fondamentale per il rilancio industriale della Sardegna e consentirebbe non solo di salvaguardare i livelli occupativi, diretti e dell'indotto, ma anche di creare nuovi posti di lavoro».

«L'area industriale di Porto Torres possiede i requisiti tecnici e logistici che consentono di ultimare il progetto attuando azioni concrete per il superamento dell'uso dei derivati dal petrolio a favore di nuove soluzioni e prodotti biodegradabili. E il Nord della Sardegna può riassumere un ruolo chiave nei nuovi mercati delle materie biodegradabili, settore in evidente costante crescita e che rappresenta una esemplificazione perfetta della circolarità».

A questo si aggiunge che: «gli interventi di Bonifica – continua l’ordine del giorno – già avviati e quelli previsti potranno liberare aree industriali utili alla riconversione del sito, anche con particolare riferimento, secondo la visione strategica del Cipss, a quelle retroportuali che favorirebbero il riposizionamento strategico del porto industriale e lo sviluppo economico ad esso connesso».

Abbastanza per ritenere: «Indispensabile dare corso ad una nuova fase attraverso il riavvio degli investimenti per mezzo di un’intesa che potrà scaturire attraverso un impegno straordinario del Governo e della Presidenza del Consiglio, della Regione e di Eni per dare un impulso definitivo a quanto contenuto nel Protocollo sulla Chimica Verde siglato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 26 maggio 2011».

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