La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, contestata la neo presidente del Consiglio: «Ha copiato il discorso, si scusi»

di Salvatore Santoni
Sorso, contestata la neo presidente del Consiglio: «Ha copiato il discorso, si scusi»

Ma l’aula respinge la mozione dell’opposizione

31 marzo 2022
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SORSO. Duro scontro tra maggioranza e opposizione sul discorso di insediamento della nuova presidente del consiglio comunale, Francesca Capai. Il 3 febbraio scorso l’amministratrice 29enne, candidata nella coalizione a sostegno del sindaco Fabrizio Demelas e fino a poche settimane fa presidente della commissione Cultura, è stata eletta a capo dell’assemblea civica sorsense e ha pronunciato un discorso che si sarebbe rilevato in alcune parti un copia-incolla.

La circostanza ha suscitato la reazione delle opposizioni, che hanno presentato una mozione da discutere in Consiglio affinché la presidente chiedesse scusa «come atto di buona educazione istituzionale».

Il caso è nato perché le parole della presidente sarebbero simili a quelle pronunciate il 15 ottobre 2020 nel consiglio comunale di Venezia dalla sua omologa Ermelinda Damiano. Nei giorni scorsi l’aula sorsense ha quindi discusso la richiesta di scuse bocciandola a maggioranza dopo un dibattito infuocato.

«Non vedo il motivo di aprire la discussione su una mozione che non è una mozione», ha detto il consigliere di maggioranza Francesco Sechi. Che ha aggiunto: «Si può perdere del tempo per andare a riascoltare o inserire in un motore di ricerca delle parole di un presidente del consiglio comunale che, come tutti credo, vanno a riprendere degli spunti soprattutto insediandosi sullo scranno più alto di un Comune?».

«Noi riteniamo che sia una mozione a tutti gli effetti perché lo prevede il regolamento – ha replicato il consigliere di opposizione Daniele Pittalis –. Si vuole ribadire un concetto semplice: quando si sbaglia si deve chiedere scusa, non è un segno di debolezza». A seguire anche l’intervento del consigliere di maggioranza Antonello Peru. «Questa mozione è la dimostrazione più chiara del fallimento della minoranza – ha detto –. Sfido chiunque a dimostrare di non essere andato a frugare nella rete internet per prendere spunti». E ancora: «Ci fermiamo a chiedere scusa – ha detto ancora Peru – perché una ragazza giovane nel suo primo insediamento ha scopiazzato delle frasi di un presidente del consiglio perché le son piaciute. Dov’è il danno, dov’è il cattivo gusto?».

Critico anche il primo firmatario della mozione, il consigliere Antonio Spano: «La presidente ha fatto un errore, sarebbe stato più serio e onesto dire di aver fatto una baggianata, sarebbe stato formativo per la giovane consigliera comunale. E difendere l’indifendibile non aiuta certamente ad avere un clima sereno qui dentro, ma non aiuta neanche i giovani a crescere».

«Avevamo già discusso i termini di questa mozione in conferenza dei capigruppo – ha detto il consigliere Gianni Tilocca –. Non si sta screditando nessuno, si sta cercando di restituire, perché per dieci minuti è mancata, dignità alla figura del presidente del consiglio comunale».

A chiudere un lungo intervento del sindaco, Fabrizio Demelas, che ha attaccato l’opposizione accusandola di voler, attraverso la mozione, strumentalizzare la vicenda. Inoltre, il primo cittadino ha definito la mozione «inaccoglibile dal punto di vista regolamentare» perché l’aula non può costringere un suo componente a chiedere scusa.

Infine, ha lanciato un guanto di sfida: «Se questo non vi soddisfa avete la possibilità di presentare una mozione di sfiducia, però la presentate anche contro il sindaco, perché io qui affermo e confermo che condivido pienamente il significato delle parole e del discorso che la presidente del consiglio ha tenuto al suo insediamento. Significato rispetto al quale nessuno di voi ha saputo o è voluto entrare».

A seguire è arrivata la votazione: mozione bocciata e niente scuse.

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