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Sassari

Bonorva, le tre splendide tombe di Sa Pala Larga per la prima volta aperte ai visitatori

Daniela Deriu
Bonorva, le tre splendide tombe di Sa Pala Larga per la prima volta aperte ai visitatori

Nella tomba III si trova il magnifico pilastro scolpito con una testa di toro molto naturalistica e decorato da una serie di spirali concatenate, la più antica opera di grande scultura finora rinvenuta in Sardegna

17 giugno 2022
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BONORVA. Grande successo a Bonorva per la giornata dei Sentieri e dell’Archeologia. L’evento, con soddisfazione per gli organizzatori, ha registrato un boom di presenze: 600 persone. «Questo risultato ci fa capire che siamo sulla buona strada», ha commentato il sindaco Massimo D'Agostino. «Ringraziamo tutti: associazioni, comitati, volontari e gli uffici tecnici che si sono prodigati per la buona riuscita dell'evento», ha affermato la vice sindaca Laura Di Settimio.

Il caldo e la lunghe file di attesa non hanno impedito al pubblico di partecipare all’apertura straordinaria del cantiere delle tombe I, II e III della necropoli di Sa Pala Larga. La giornata era organizzata dal Comune di Bonorva, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, l’agenzia Forestas e numerose associazioni del territorio. Per la prima volta esperti e curiosi, guidati dalla direttrice scientifica dello scavo, l’archeologa Nadia Canu, hanno potuto godere dell’inedito scenario offerto dalle prime tre tombe della necropoli individuate negli anni ‘90 nel corso del censimento archeologico del territorio comunale e sigillate per motivi di tutela.

Nel corso del progetto di scavo e restauro a valere sul piano scavi regionale avviato dal comune nel 2021, condotto con la direzione scientifica della Soprintendenza, è stata riportata in luce la tomba III. Al suo interno si trova il magnifico pilastro scolpito con una testa di toro molto naturalistica e decorato da una serie di spirali concatenate, che può essere considerata la più antica opera di grande scultura finora rinvenuta in Sardegna. Importanti risultati sono giunti dallo scavo della vicina Tomba I, che riproduce scolpita nella roccia un’abitazione con il tetto a doppio spiovente, un focolare e un particolare letto funerario che finora non trova confronti; la tomba ha rivelato ben 13 pareti decorate da motivi scolpiti, dipinti e incisi, con una incredibile varietà di simboli testimonianza della religiosità delle popolazioni preistoriche che abitavano la Sardegna circa 6000 anni fa: una falsa porta sormontata da protomi a barca, teste bovine scolpite sul pilastro, denti di lupo e motivi a zig-zag e numerosissime spirali. Il progetto originario prevedeva la sigillatura delle tombe alla fine del cantiere, ma grazie a un sistema innovativo di copertura messo a punto in via sperimentale, con pannelli in fibra di carbonio, si è optato per lasciare le tombe accessibili.

Nel corso della giornata i visitatori, guidati dalla Protezione civile hanno potuto testare la nuova segnaletica senti eristica messa appunto da Forestas nel compendio di Mariani e, grazie al un video realizzato da Teravista per la Soprintendenza, visitare virtualmente la VII, o Tomba delle Spirali e della Scacchiera; il pomeriggio la Consulta Giovanile ha esposto il progetto di promozione e valorizzazione del territorio “Ambassadors 4 culture”.

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