La Nuova Sardegna

Sassari

L’Asinara aspetta l’acqua

Gianni Bazzoni
L’Asinara aspetta l’acqua

Un problema atavico mai risolto. Disagi soprattutto a Cala Reale. Presto operativo un pozzo, l’autobotte da 10mila litri non basta

24 giugno 2022
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Porto Torres Acqua, luce e servizi: elementi essenziali per la qualità della vita, ancora di più se si tratta di un’isola nell’isola dove i visitatori si concentrano in pochi mesi e passano da pochi a più di mille al giorno. Il Parco nazionale dell’Asinara, purtroppo, anche in questa stagione estiva è alle prese con le criticità ataviche che non possono essere risolte con la politica degli annunci (a pioggia come i finanziamenti) ma vanno fronteggiate con soluzioni concrete. Ed è inutile stare a ripetere la solita storia che non è facile, che ci sono difficoltà nei passaggi di alcune competenze, perchè più che la politica del lamento e dello scaricabarile, serve arrivare alla soluzione dei problemi.

Quella dell’acqua è la criticità numero uno. Senza l’acqua il mondo si ferma e soffre, e l’Asinara è un piccolo mondo di 52 chilometri quadrati con insediamenti e una popolazione che all’improvviso si materializza. A Cala d’Oliva e Fornelli la situazione è quasi normale ma a Cala Reale è un incubo. Senz’acqua i bagni sono chiusi, le attività sono costrette a fermarsi, la gente vive disagi che fanno tornare indietro nel tempo. Il Comune di Porto Torres, con una strategia generale ha vincolato Abbanoa a prendere in carico il sistema idrico entro l’anno. Nel frattempo però l’ente locale ha la responsabilità di quello che accade nel suo territorio. Alla Reale era crollato il vecchio pozzo e dopo una serie di perizie si è deciso di non riattivarlo. Se ne scaverà uno nuovo a breve distanza: le procedure sono state espletate e in pochi giorni l’opera potrebbe essere eseguita. Per sopperire al disagio, la Conservatoria invia ogni giorno una cisterna da 10mila litri. Un servizio però che si ferma al venerdì perchè l’azienda il sabato e la domenica non lavora. Così quei 10mila litri non bastano e andrebbero potenziati per dare un minimo di scorta. E poi a Cala Reale mancano i distributori automatici di bottigliette: chi resta senza scorte d’acqua patisce la sete. Il discorso è legato al contenzioso per la gestione del Bar-ristorante, chiuso ormai da parecchi mesi. Ora finalmente la vertenza (arrivata fino al Consiglio di Stato) sembra chiusa e il servizio dovrebbe ripartire. In mezzo c’è stato anche un disguido con alcuni lavori alle linee elettriche che hanno causato l’ennesima interruzione di energia elettrica. E hanno scatenato nuove proteste.


 

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