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Sassari, la felicità del Mos dopo il bagno di folla: «La città era con noi»

Dario Budroni
Sassari, la felicità del Mos dopo il bagno di folla: «La città era con noi»

Massimo Mele: «Corteo emozionante»

05 luglio 2022
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Sassari La voce si è ridotta a un filo. È il prezzo da pagare dopo mesi di grande impegno e un sabato da tutto esaurito. Massimo Mele, il presidente del Mos, tira le somme dopo aver visto le strade di Sassari riempirsi di bandiere, magliette e trucchi arcobaleno. Il Sardegna Pride è stato un vero successo: oltre 10mila persone in corteo e una città che ha risposto particolarmente bene. «È stato tutto bello ed emozionante – commenta soddisfatto Mele –. E soprattutto per la grande partecipazione della città. Non solo sabato ma nel corso degli ultimi due mesi». Il corteo di due giorni fa è stato infatti solo l’evento finale del progetto Diritti al Pride, un percorso che ha coinvolto le realtà del coordinamento sardo Lgbtq+ e della rete Diritti al cuore in un vasto programma di appuntamenti attraverso i quali sono state affrontate tematiche, riflessioni e battaglie insieme alla cittadinanza.

Partecipazione Il Sardegna Pride, sabato sera, ha colorato le strade di Sassari. Il miglior modo per festeggiare i 30 anni del Movimento omosessuale sardo, nato in città nel lontano 1992. Nelle piazze e nelle vie anche del centro storico tantissimi giovani e numerose famiglie, tutti arrivati da ogni angolo della Sardegna. «Piazza d’Italia era piena – sottolinea Massimo Mele –. Stesso discorso per i giardini, dove c’era il Pride Village. La città ha partecipato e non era scontato. E non parlo solo di coloro che erano nel corteo, ma anche di chi si trovava lungo il percorso. Non ho visto nessun tipo di ostilità o altri tipi di problemi, anzi. Per noi l’importante era innanzitutto questo».

Trent’anni dopo Nato come circolo Arcigay di Sassari, poi diventato associazione indipendente nel 1997 con il nome di Movimento omosessuale sardo, nella sua lunga storia il Mos ha preso parte a numerose battaglie e da tempo collabora con i Comuni, con le scuole, con le università e con le altre associazioni, fornendo tra l’altro importanti servizi di supporto e primo intervento per le problematiche da orientamento sessuale e di identità di genere. Una lunga lotta contro ogni tipo di discriminazione che il Mos, che ha gestito il Pride dal punto di vista logistico, sabato sera ha celebrato con una grande festa di popolo. «Ci tengo a ringraziare veramente tutti – prosegue il presidente Massimo Mele –. Se siamo riusciti a fare tutto questo, significa che al Mos esiste una squadra affiatata e che lavora molto bene. Stiamo parlando di volontari che hanno saputo svolgere davvero un gran bel lavoro. E penso che neanche questo sia per nulla scontato». E se il corteo di sabato è stato un successo, lo stesso discorso vale per il Pride Village allestito ai giardini. Una tre giorni di eventi, musica, spettacoli e laboratori organizzata in collaborazione con il Beer Fest e con il patrocinio di Comune e Università.

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