Sassari ora riscopre il “suo” museo Sanna: è boom di visitatori
Lo storico edificio ha riaperto le porte ad agosto dopo quasi 4 anni
Sassari I turisti che si aggirano interessati tra anfore romane e altri utensili di vita quotidiana. E poi i sassaresi, sempre più numerosi, compresi quelli che non oltrepassavano il cancello di via Roma fin dai tempi della scuola. Il museo Sanna, riaperto nei primi giorni di agosto dopo quasi quattro anni di chiusura per lavori, sta adesso vivendo una nuova stagione alimentata dal piacere della riscoperta e dal valore dei nuovi progetti messi in campo. Dal 3 agosto al 25 settembre sono state 2.926 le persone che hanno visitato quello che è il più importante museo della Sardegna centro-settentrionale. «È un buon dato – commenta soddisfatta Elisabetta Grassi, la direttrice –. E lo è ancora di più se si considera che, per carenza di personale, potevamo aprire la struttura solo di mattina o solo di pomeriggio, domeniche escluse». Adesso invece, grazie alla recente assunzione di quattro nuovi collaboratori, il museo Sanna può essere visitato dal martedì al sabato dalle 9 alle 20. Porte aperte anche ogni prima domenica del mese, quando l’ingresso è gratuito.
Nuovo corso Il museo Sanna è tornato operativo dopo un lungo lavoro di recupero e allestimento che ha permesso di riorganizzare gli spazi interni e di mettere in mostra anche nuovi reperti, archeologici in particolare. Il risultato di un percorso che si è basato sulla sinergia tra il Segretariato regionale del ministero e la Direzione regionale musei e che proseguirà nei prossimi mesi con la realizzazione di quello che sarà l’allestimento definitivo, ancora più moderno, accessibile e intuitivo. «Sta andando tutto particolarmente bene – sottolinea la direttrice Elisabetta Grassi –. In queste prime settimane abbiamo riscontrato una certa curiosità, sia da parte dei sassaresi che dei tantissimi turisti. I nuovi allestimenti sono apprezzati».
Vita al museo Dopo la riapertura di agosto, il museo Sanna ha già ospitato diverse attività collaterali. Lo scorso weekend, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, per visitare la struttura di via Roma si sono presentati in 250. E un certo successo lo ha incassato soprattutto la rievocazione storica del Gruppo Quiteria. Con costumi d’epoca e interpretazioni particolarmente fedeli, il gruppo ha raccontato la storia dell’imprenditore sassarese Giovanni Antonio Sanna, nato nel 1819 e morto nel 1875, al quale il museo è intitolato, e di tutta la sua famiglia. Invece giovedì 29 settembre, dalle 9.30 alle 13.30, la struttura ospiterà una giornata di studi dal titolo “Verso un museo per tutti, dal Sanna alle best practices italiane”. L’obiettivo è quello di raccontare l’attuale accessibilità del museo e anche quello di rendere il Sanna ancor più inclusivo attraverso una attività di co-progettazione con le diverse realtà del territorio.