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Sassari, sospesi i vaccini a Rizzeddu

di Roberto Sanna
Sassari, sospesi i vaccini a Rizzeddu

Senza le Usca è impossibile garantire il servizio e l’hub in questi giorni non è operativo. L’Asl assicura tempi brevi per risolvere il problema: «Riapriremo entro il 12 gennaio»

04 gennaio 2023
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Sassari La coincidenza non è sicuramente delle più felici: mentre risale l’allerta covid (anche se i numeri dei contagi ancora non preoccupano) e il governo nazionale invita la popolazione a proteggersi coi vaccini per evitare nuove ondate pandemiche, il punto di riferimento più grosso in città, il centro vaccinale di Rizzeddu, viene chiuso per permettere la riorganizzazione interna dopo la chiusura delle Usca.

Se ne riparlerà la prossima settimana, ma ieri mattina diversi cittadini sono rimasti perplessi trovando chiuso il portone della palazzina e hanno segnalato l’inconveniente, mentre all’ora di pranzo è arrivata la nota ufficiale dell’Asl. Nel frattempo c’è sempre la possibilità di vaccinarsi rivolgendosi alla Aou, nella palazzina di viale San Pietro che ospita la Clinica media, al piano terra, ma sicuramente è una situazione che va risolta il prima possibile.

Da questo punto di vista, l’Asl detta dei tempi molto stretti: «Il servizio di Igiene e sanità pubblica della Asl di Sassari comunica alla popolazione che, in seguito alla conclusione dei contratti liberi professionali con i medici in servizio per la vaccinazione covid e con la fine delle attività delle Usca, la vaccinazione anticovid presso l’hub vaccinale di Rizzeddu, nella palazzina Q, e’ temporaneamente sospesa e riprenderà non appena il servizio verrà riorganizzato, entro il 12 gennaio prossimo» è il testo completo dello stringato comunicato diffuso dall’ufficio stampa. Spiegazione che rimanda al più complesso caso generale esploso nei giorni scorsi alla Regione con la scadenza, il 31 dicembre, delle Usca, ovvero le Unità speciali di continuità assistenziale nate in risposta alle necessità dettate dal covid. Il loro servizio è cessato con la fine dell’anno e nel territorio di Sassari sono venute a mancare circa 40 figure professionali, più altre 19 che erano state assunte a tempo tramite un’agenzia interinale. Ovvio che i numeri sono diventati improvvisamente risicati e il servizio di vaccinazione non possa essere garantito in questo momento.

Non essendo in corso una campagna imponente come quella degli anni scorsi si può anche attendere e appoggiarsi ai servizi dell’Aou, ma è chiaro anche che la ripartenza dell’hub di Rizzeddu è legata a dinamiche più complesse di quello che può essere un intoppo di altro genere perché si tratta di ricostruire un organico professionale adeguato. Anche perché il problema è generale sotto diversi punti di vista, dato che le Usca coprivano servizi essenziali su diversi versanti andando oltre i compiti specifici per le quali erano state formate(in particolare andando a occuparsi delle persone fragili in luoghi ancora scoperti dal servizio di medicina di base) e con il 31 dicembre sono venuti a mancare in tutta l’isola qualcosa come 200 medici.

La palla ora è nelle mani del nuovo assessore regionale alla Sanità Carlo Doria, il quale qualche giorno fa ha dichiarato che «le professionalità mediche che hanno dato un fondamentale contributo all’assistenza sul territorio, durante la pandemia e anche successivamente alla conclusione dello stato d’emergenza, non saranno disperse» annunciando di aver individuato fondi per due milioni di euro. La vicenda è diventata, ovviamente, anche un caso politico ma, uscendo dalle aule del consiglio regionale, per quel che riguarda i sassaresi in questo momento c’è da risolvere la questione dell’hub vaccinale di Rizzeddu.

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